Attualità
25 Ottobre 2017
Gli animali sfrattati da via Catena non saranno adottabili per 60 giorni. Il padrone vuole riprenderli con sé

Sgomberata la casa con 94 cani, le adozioni sono a rischio

di Redazione | 2 min

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È stata sgomberata la casa di via Catena, occupata abusivamente da 8 anni dall’inquilino moroso Stefano Fini e dai suoi tantissimi cani: 94 quelli contati durante le operazioni di sfratto, 12 in più rispetto agli 82 contati e microchippati durante il servizio di controllo a fine giugno.

La lunga procedura di sgombero – che per oltre 5 ore ha tenuto occupati carabinieri, polizia municipale, guardie zoofile, veterinari dell’Asl, la Lega del Cane, funzionari del tribunale, l’ufficiale giudiziario e l’avvocato nella giornata di lunedì 23 ottobre – apre nuovi scenari per il futuro degli ormai ex inquilini a quattro zampe.

I cani sono stati smistati tra il canile municipale di Ferrara (una trentina quelli ospitati in via Gramicia) e le altre strutture fuori provincia che si sono dichiarate disponibili alla loro accoglienza. Ma il trasferimento in canile non equivale automaticamente all’immediata adozione.

Diversi cittadini in questi giorni hanno telefonato al Comune per rendersi disponibili all’adozione. Tanto che l’Assessorato Sanità e Servizi alla Persona deve mettere un freno alle richieste perché, sulla base di approfondimenti in proposito e alla luce della normativa regionale sulla tutela e il controllo della popolazione canina e felina (L.R. 27/2000), i cani per ora non possono essere affidati in adozione.

“La grande disponibilità dimostrata dai ferraresi per assicurare agli animali una permanenza il più possibile breve nelle strutture che oggi li ospitano dimostra ancora una volta il cuore grande e generoso dei ferraresi – commenta l’amministrazione –  ma legge regionale precisa che il Comune deve custodirli per un massimo di 60 giorni a disposizione del proprietario che intendesse recuperarli (cosa che i loro proprietari hanno assicurato di volere e potere fare in tempi brevi) e solo decorso questo lasso di tempo i cani potranno essere considerati adottabili”.

In effetti l’occupante moroso, raggiunto da Estense.com nel suo immobile a Fondo Reno quattro mesi fa, aveva già espresso il desiderio di tenere i cani con sé, in un’abitazione con sufficiente spazio attorno per il loro sgambamento. Avrà due mesi di tempo per trovare una nuova casa per lui e i suoi tanti amici a quattro zampe (tra le proposte abitative, uno dei casolari abbandonati nelle oasi vallive di Bando, battuto dalle forze dell’ordine alla ricerca del pluriomicida Igor che potrebbe averlo usato come nascondiglio per sfuggire alla cattura) ma, nel caso il recupero non andasse a buon fine, i cani saranno pronti per trovare una nuova casa e una nuova famiglia amorevole che si prenderà cura di loro. 

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