Attualità
17 Ottobre 2017
Borse di studio della Regione per i medici iscritti alla Scuola di Specializzazione

Medicina d’urgenza, formazione negli ospedali e nel 118

di Redazione | 3 min

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I medici iscritti alla Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza Urgenza di Ferrara faranno formazione anche nei Pronto Soccorso e Obi degli ospedali dell’Azienda Usl di Ferrara e nel servizio di Medicina d’Urgenza ed Emergenza Territoriale 118.

La Regione Emilia-Romagna ha infatti finanziato 17 borse di studio per la formazione specialistica dei Medici di emergenza-urgenza. Queste si vanno ad aggiungere alle 17 stanziate dal Ministero, portando a 34 il numero di posti per l’accesso alla specialità di Medicina d’Emergenza ed Urgenza in Emilia-Romagna per il 2017.

L’Emilia-Romagna risulta, pertanto, la Regione che ha attivato più borse in assoluto per la specialità.

Questa nuova Scuola, arrivata a Ferrara nel 2016 grazie agli uffici del rettore Giorgio Zauli, e affidata al professor Roberto Manfredini, ha potuto contare sui primi tre specializzandi del primo dei cinque anni di corso. Quest’anno ai tre posti finanziati dal Ministero si è aggiunto un altro finanziato da parte della Regione Emilia Romagna. La convenzione siglata tra Azienda Usl di Ferrara e Università degli Studi di Ferrara ha permesso alle Unità Operative di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza e al Sistema di Emergenza Pre-ospedaliera 118 dell’Azienda Usl di essere inserite nella rete formativa per la preparazione degli specializzandi in Medicina d’Emergenza–Urgenza.

Da ottobre 2017, Roberto De Giorgio, professore ordinario di Medicina Interna, ha assunto il ruolo di coordinatore della scuola che coinvolge oltre all’Azienda Ospedaliero-Universitaria, l’Azienda Usl di Ferrara e l’Azienda Usl della Romagna.

I medici ruoteranno tra gli ospedali di Cento, Delta, Cona e Romagna. In particolare, grazie a un accordo di collaborazione triennale sottoscritto fra l’Università di Ferrara e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, il Pronto Soccorso di Cento diverrà sede di centro studi, dedicato a ricerche di cronoepidemiologia delle emergenze e di medicina di genere facenti riferimento alla Clinica Medica di Unife.

“E’ un’occasione importante – sottolinea Claudio Vagnini, direttore generale dell’Azienda Usl di Ferrara – per la scuola, che riesce così a garantire ai suoi studenti la possibilità di completare la loro esperienza professionale nei vari settori della medicina d’accettazione e d’urgenza, oltre ad avvalersi delle strutture operative e della casistica clinica della nostra azienda, per l’approfondimento sul piano scientifico delle relative problematiche al fine anche delle elaborazioni di tesi di specializzazione. Così com’è interesse della nostra azienda acquisire i dati scientifici derivanti dalla collaborazione con la scuola, grazie ai quali ci si aspetta un miglioramento delle prestazioni”.

Soddisfazione anche da parte del rettore dell’Università degli Studi di Ferrara, Giorgio Zauli, per le opportunità che si possono offrire ai medici iscritti alla scuola di specializzazione di Medicina d’Urgenza di Ferrara: “La Scuola di specializzazione in Emergenza Urgenza riveste un’importanza strategica per il nostro ateneo e l’inserimento del professorf De Giorgio, quale coordinatore della scuola, unitamente al professor Manfredini, ne assicura l’elevatissima qualità scientifica”.

Nella situazione di penuria di borse di studio in Medicina di Emergenza-Urgenza rispetto al fabbisogno nazionale stimato, le Regioni possono far molto per integrare l’offerta dello Stato. E per il 2017 l’Emilia-Romagna si distingue per una particolare attenzione al tema, direttamente collegato con il sovraffollamento endemico che affligge i pronto soccorso nazionali.

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