di Cecilia Gallotta

Non solo gli sfegatati del fantasy hanno trovato a Ferrara il loro ‘habitat’ naturale questo fine settimana, perché domenica pomeriggio il FEntasyFestival ha dato prova al talento di costumisti e make-up artists in un vero e proprio talent contest, la ‘sfida del drago’.

C’è chi ha semplicemente sfilato, chi ha cantato e chi ha riproposto le scene dei più celebri film fantasy, ma soprattutto chi ha potuto proporre la propria ‘creazione originale’, dicitura con cui la sfida ha categorizzato gli abiti interamente confezionati da chi li indossa e il relativo personaggio, completamente inventato e pensato nel suo archetipo.

Tra questi, a trionfare come ‘miglior costume femminile’ è Queen Earth, una grottesca ‘madre Terra’ arrabbiata con l’umanità corrotta dall’inquinamento. Per il miglior costume maschile è Joey di Zelda ad aggiudicarsi il miglior voto della giuria, mentre non poteva mancare Harry Potter per la vittoria del miglior gruppo, con la rivisitazione del signor Grave e delle professoresse Sprite e Sibilla Cooman.

“È un’occasione per mettersi in gioco, in tutti i sensi”, afferma Oriana Cauli, giurata della ‘sfida del drago’ e make-up artist di professione. “Il mondo dei cosplay riunisce tutto, dal puro divertimento all’occasione di arricchimento professionale, come nel mio caso, in cui partecipare a questo festival è una possibilità di farsi conoscere, per esempio tramite le commissioni dei cosplayers che mi chiedono di realizzare qualcosa in particolare”.

E mentre per il centro di Ferrara si vedono passeggiare gli ultimi elfi, maghi e vampiri, il direttore artistico Franco Colla si dice soddisfatto: “Abbiamo voluto estrapolare un settore di quello che a giugno è stato il FeComics – spiega – che al suo interno prevede tutto ilmondo fumettistico, fantasy compreso. Dedicare un weekend solo al fantasy è un’idea vincente, perché è un genere estremamente vasto e ricco di appassionati, lo si è visto anche dall’affluenza. E poi Ferrara, col castello e il drago di San Giorgio, si presta particolarmente”.