Antonella Sbuelz sul trono del Caput Gauri
La scrittrice friulana si aggiudica il 33esimo Premio Letterario di Codigoro
di Giuseppe Malatesta
Codigoro. È Antonella Sbuelz la vincitrice del 33esimo Premio Letterario Caput Gauri, decretata con il 60% delle preferenze espresse dalla giuria popolare. La scrittrice friulana, che partecipava con la raccolta poetica ‘La misura del vicino e del lontano” – edito da Raffaelli Editore Rimini – ha condiviso il podio con Filippo Strumia e Fabrizio Bregoli, rispettivamente secondo e terzo classificati, selezionati con Sbuelz per la sezione di poesia edita da una giuria tecnica presieduta da Gianni Cerioli.
“Ho dato voce alle microstorie dei tanti che sono venuti prima e sono finiti vittime della grande storia, travolti sul palcoscenico della storia – racconta Sbuelz alla numerosa platea della Sala delle Stilate del dell’Abbazia di Pomposa. “Mi hanno aiutato i grandi vecchi che hanno accompagnato la mia infanzia: loro raccontavano a me, bambina dall’anima vecchia, storie che oggi riemergono nei miei versi”. Intervistata da Cerioli, Sbuelz sottolinea il potere salvifico della poesia, che “lenisce il dolore e consola, obiettivo al quale inconsciamente mi accorgo di ambire quando scrivo versi o narrativa”.
Ai giovani, importanti protagonisti anche del Caput Gauri, Sbuelz suggerisce di “lasciarsi catturare dalla lettura: datele il giusto valore, perché non si può padroneggiare la lingua se prima non la si frequenta da grandi lettori. Nei ragazzi che coinvolgo nei miei laboratori di scrittura (Sbuelz è docente di lettere,ndr) noto la ritrosia e il sospetto iniziale, quando si approcciano alla lettura, ma poi colgo con piacere lo stupore. A loro dico sempre che nella scrittura si deve avere il coraggio di ‘potare’, limare quello che può essere tolto o rimandato”.
Giovanissimi gli autori della sezione ‘Studenti’ premiati sullo stesso palco: Fabio Cavallari, Ludovica Occhi e Chiara Nicosia dalle scuole secondarie di primo grado ed Elisa Tiengo, Carlotta Vitali e Simona Occhi per quelle di secondo grado.
“Onore a questo prestigioso Premio che da decenni educa e abitua generazioni di ragazzi a confrontarsi con loro stessi, formandoli e liberando la loro creatività e potenzialità” dice il consigliere regionale Marcella Zappaterra, ospite della cerimonia. “Le istituzioni possono sostenere ma non imporre la cultura, e strumenti come questo aiutano a coinvolgere e rendere protagonisti le giovani generazioni. Per questo avrà sempre il nostro convinto sostegno” ha aggiunto portando i saluti della Regione.
Per Alice Zanardi, sindaco di Codigoro, il Caput Gauri è “un’occasione di crescita e felicità che, superando le difficoltà di questi anni, si impone ancora come evento di spicco del territorio, mettendo al centro la poesia che, in questi tempi rumorosi e veloci, ci permette di tirare fuori le nostre emozioni. Oggi vince la poesia, e vincono i giovani alle prese con la poesia, a cui giustamente dedichiamo spazio”.
Ospite d’onore e destinataria di attestati di stima da ogni parte, Paola Desantis, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, del complesso e del museo pomposiani. Definita “ambasciatrice della cultura del territorio”, Desantis ha sottolineato l’importante ruolo dei divulgatori culturali nella costruzione identitaria della persona, “anche di chi ha meno dimestichezza con la materia: solo così possiamo tentare di renderle più riflessive e culturalmente meno pilotabili”.