Bondeno
14 Ottobre 2017
Due tecnici a processo per la morte dell'operaio Tarik Naouch durante il terremoto del 2012

Crolli Ursa, il consulente: «Capannone costruito prima della normativa antisismica»

di Redazione | 2 min

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Bondeno. È il leitmotiv delle difese nei processi per i crolli dei capannoni industriali durante il sisma 2012, lo stesso che a Modena ha portato all’archiviazione di tutti i casi: le strutture sono state costruite prima del cambio normativo, quando l’Emilia Romagna è diventata zona sismica anche per il legislatore.

E lo stesso copione è stato ‘letto’ anche dal consulente della difesa di Pierantonio Cerini (avvocato Corrado Brilli), ingegnere che ha progettato il prefabbricato crollato all’Ursa di Bondeno, imputato insieme all’ingegnere della Provincia Mauro Monti (avvocato Lorenzo Valgimigli) per omicidio colposo: quel crollo provocò la morte dell’operaio Tarik Naouch.

Il consulente – l’ingegnere Carlo Schiatti di Arezzo – ha rilevato che il capannone fosse stato costruito nel 2011, secondo la legge allora in vigore. L’ingresso dell’Emilia Romagna nella normativa antisismica venne invece stabilito nel 2013. Schiatti ha anche affermato che Cerini progettò comunque un capannone rinforzato, in grado di reggere carichi superiori a quelli richiesti dalla normativa, prevedendo un «collegamento con dei ferri di tutti i componenti, anticipando di 11 anni la legge. Ha salvato cinque persone in questo modo, anziché ucciderne una. Sarebbero tutti morti altrimenti».

I ‘sopravvissuti’, ovvero i colleghi di Naouch sono stati sentiti come testimoni e hanno raccontato quei terribili momenti in cui, sentendo le scosse e un forte rumore metallico, si precipitarono fuori, scoprendo solo lì che il povero Tarik era rimasto dentro.

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