di Giuseppe Malatesta
Comacchio. Via alla 19esima Sagra dell’anguilla, a tre weekend dedicati alla valorizzazione di eccellenze e unicità della cittadina lagunare. Gastronomia dunque, ma mai come in questa edizione la rinomata sagra amplia gli orizzonti alla promozione culturale del territorio e va oltre i campanilismi con importanti vetrine dedicate ai partner extra-comacchiesi.
Proprio la cerimonia inaugurale – tra Palazzo Bellini, Museo Delta Antico e stand gastronomico – è stata l’occasione per ribadire questo rinnovato spirito della manifestazione, che come sottolinea l’assessore Alice Carli “è diventata un contenitore quanto più completo possibile di quella che è l’identità di territori che, in quanto a bellezza, cultura e tradizioni, hanno tanto da raccontare al mondo”.
Entusiasta per la sinergia estesa il sindaco centese Fabrizio Toselli, ospite gradito insieme al Guercino, il celebre pittore centese che con il dipinto ‘Cena in Hemmaus’ sarà idealmente (fino al 6 gennaio) un fiore all’occhiello del Museo Delta Antico: “Una grande opportunità per mettere in evidenza un tesoro di Cento, auspichiamo che nell’ambito culturale-turistico possa concretizzarsi un patto di amicizia all’insegna della valorizzazione congiunta delle nostre bellezze”.
“L’unione fa la forza, è vero, ma anche la cultura fa la forza – commenta Caterina Cornelio, direttrice del Museo comacchiese -: bisognerebbe essere più consapevoli. Accogliere il Guercino in un museo archeologico è una grande prova, che sottolinea la concezione di museo come contenitore di valori facilmente comprensibili e riconosciuti come propri”.
Anche Vaide Pozzati, organizzatore della sagra come presidente del Volania Calcio, ritrova in questo nuovo spirito qualcosa di coerente con quanto desiderato. “Siamo partiti concependo la sagra in modo diverso, ma abbiamo tentato di andare oltre e mi sembra che ci siamo riusciti, anche grazie ad un’Amministrazione comunale molto presente e impegnata per questa ‘sagra biricchina’ che strizza sempre più l’occhio all’estero”.
Per il sindaco Marco Fabbri “il grande pregio di organizzatori e volontari è stato quello di mostrarsi accoglienti nei confronti dei nuovi protagonisti coinvolti anche nella gastronomia (quest’anno ai fornelli i giapponesi dello chef Hiroshi Ogata, ma anche gli italiani di Orbetello, Cabras e Cintello di Teglio Veneto e Goro con il padellone della vongola, ndr). Abbiamo voglia di fare sistema, forti del consenso che i dati sul turismo ci descrivono, dicendoci che questa è la direzione giusta”.
Fabbri anticipa che le presenze straniere quest’anno segnano un confortante +10%, con un crescente interesse a proposte diverse dal balneare. Poi, ridimensionandosi al territorio provinciale, “credo che il riconoscimento Mab Unesco e la candidatura a Capitale della cultura abbiano dato una scossa alle nostre comunità, in termini di coscienza delle potenzialità espresse e inespresse dei propri territori. Nella nuova Destinazione turistica Romagna giocheremo al meglio questi assi nella manica, con strategie efficaci per i prossimi 10-15 anni”.
Prima del taglio del nastro, è il sindaco di Ostellato Andrea Marchi in qualità di vicepresidente della Provincia a invogliare “l’uscita dal concetto antico di compartimenti stagni che per anni ha ingabbiato questa provincia. I sindaci ferraresi stanno lavorando per superare i campanili, verso realtà ‘a vasi comunicanti’. La collaborazione tra Cento e Comacchio sarà una cartina al tornasole in questo senso e con questi presupposti – chiude – la Sagra dell’anguilla è un valore aggiunto per tutta la provincia”.
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