Lunedì 18 settembre il mondo del lavoro ferrarese si raccoglierà per testimoniare la propria indignazione per la scomparsa di Roberto Chiappara, il 36enne operaio di origine siciliane morto per un tragico infortunio sul lavoro mentre effettuava delle riparazioni, per conto di una ditta esterna, sul tetto della fabbrica Fox Bompani di Ostellato.
In occasione del rito funebre, infatti, per lunedì i sindacati hanno dato congiuntamente indicazioni affinché in tutti i luoghi di lavoro alle ore 12 sia effettuata una fermata di 10 minuti nello svolgimento dell’ordinaria attività lavorativa. Sempre lunedì 18, alle ore 13, una delegazione sindacale sarà ricevuta dal Prefetto Michele Tortora, al quale Cgil, Cisl e Uil rivendicheranno con diverse proposte “il diritto di ogni lavoratore a poter compiere la propria prestazione in piena sicurezza e in modo dignitoso”.
“Morire sul lavoro e a causa del lavoro – dicono i tre sindacati confederali di Ferrara – non solo è ingiusto ma anche inaccettabile. La comunità lavorativa metterà in evidenza simbolicamente i sentimenti che gli si riconoscono nella lunga storia del progresso umano: vicinanza, solidarietà, giustizia. I lavoratori e le lavoratrici non ignorano i propri simili perché la dignità di appartenere a una comunità è più forte di ogni paura e prende parola per difendere i propri compagni di lavoro. Lunedì 18 prenderemo parola contro le troppe paure che avviliscono la condizione di tanti lavoratori per dire che la vita va salvaguardata da ogni agguato, che la salute nei luoghi di lavoro va protetta, che la sicurezza va perseguita come obiettivo primario.
“I diritti sul lavoro sono importanti e senza il loro pieno riconoscimento continueremo ad avere paura di essere licenziati e paura di essere vittima di infortuni e malattie. Inutile nasconderlo, la nostra società è regredita sul piano politico e culturale. E lo sarà fintantoché la morte di un operaio non saprà trasformarci in persone migliori”.
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