“Sembra una situazione comica ma non lo è affatto: 10 minuti per sgomberare la pista sono un ritardo inaccettabile. Se su quell’elicottero ci fosse stata una persona colpita da un infarto, oggi staremmo parlando di una tragedia”.
La Lega Nord non ha alcuna intenzione di lasciar passare inosservato l’incidente – se così si può definire – avvenuto domenica all’esterno del pronto soccorso di Cona, quando un elicottero di soccorso ha dovuto attendere in volo una decina di minuti prima che la pista di atterraggio fosse sgomberata da un uomo addormentato.
All’indomani dell’episodio, è il segretario provinciale del Carroccio Nicola Lodi a fornire nuove informazioni sull’accaduto. La persona che ha causato il problema è già nota tra il personale dell’ospedale, dove è stata avvistata in diverse occasioni mentre dormiva tra gli spazi pubblici. L’uomo è portatore di una grave disabilità: ha subito infatti l’amputazione di una gamba e anche per questo è stato necessario un intervento esterno per consentire l’atterraggio dell’elicottero.
Dettagli che non modificano però il giudizio di Lodi su come è stato gestito l’inconveniente. Due, in particolare, i problemi: il ritardo nell’intervento e l’assenza di misure di sicurezza nell’area eliporto di fianco al pronto soccorso, che non è né recintata né videosorvegliata. La Lega Nord ha presentato un’interrogazione regionale per sapere chi erano le persone abilitate a intervenire nell’eliporto e i dettagli del bando di gestione dell’eliporto, aggiudicato da una ditta di Aosta.
Un giudizio a parte poi viene riservato al modo in cui, dopo una decina di minuti di attesa, l’uomo è stato letteralmente trascinato di peso sull’erba. “Mi chiedo come mai non sia uscita subito un’ambulanza o due infermieri con una barella, visto che siamo a 50 metri dal pronto soccorso. Vedere una persona in evidente difficoltà trascinata in quel modo fa davvero un’impressione terribile”. Lodi lancia quindi un appello pubblico alla persona o alla sua famiglia perché rendano noto quanto avvenuto e la loro reazione.
A prescindere da quanto avvenuto, secondo la Lega Nord il caso deve servire a far luce sugli eventuali problemi della pista di atterraggio. Lodi sottolinea l’assenza, a differenza di eliporti ospedalieri come quelli di Bologna o Cesena, di telecamere e recinzioni. “Non possiamo permettere che accadano questi episodi – afferma Lodi -. Dieci minuti possono significare la vita o la morte di un paziente”. Oltre a – dettaglio a margine – un piccolo ma evitabile spreco di risorse: secondo l’attivista Stefano Solaroli, un minuto di volo di un elicottero pesa sulle casse dell’ospedale dai 250 ai 270 euro.
https://www.facebook.com/estensecom/videos/1618509348199712/
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com