Attualità
9 Settembre 2017
Lyondellbasell ha aperto le porte alla cittadinanza per festeggiare il compleanno del Moplen prodotto per la prima volta a Ferrara

I 60 anni del polipropilene a Ferrara, “la plastica non inquina, è l’uomo a farlo“

di Redazione | 2 min

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Lo stabilimento Lyondellbasell ha aperto le proprie porte ai ferraresi, in una giornata organizzata per celebrare un evento importantissimo per l’azienda. È stato, infatti, il sessantesimo ‘compleanno’ del polipropilene, che dal 9 settembre del 1957 viene prodotto a Ferrara. Un anniversario celebrato di fronte alle autorità e ai cittadini, invitati per “far conoscere alla gente cosa avviene all’interno dell’impianto”, spiegano l’ingegner Gianluca Gori e il responsabile del centro di ricerca di Ferrara, Antonio Mazzucco.

L’esigenza di questa giornata informativa nasce dal fatto che, ormai, il polipropilene è uno dei materiali più utilizzati, con il suo consumo che si attesta sulle 60mila tonnellate annue: “La plastica è entrata nell’uso quotidiano e non possiamo farne a meno – proseguono Gori e Mazzucco -. Sono sbagliati gli stereotipi che la plastica inquina, sono i comportamenti dell’uomo a inquinare.” A proposito di inquinamento, i due tendono a precisare: “Il livello di qualità dell’aria qui dentro è altissimo. Osserviamo stringenti norme europee, pertanto apriamo le porte alla cittadinanza per far conoscere meglio la parte ‘buona’ di questo stabilimento.”

Stabilimento che è “una pietra miliare per l’industria e per la città” evidenzia orgogliosamente l’ingegner Massimo Covezzi, che sottolinea come questo “sia un centro di eccellenza conosciuto in tutto il mondo”.

Covezzi traccia anche una cronostoria che parte dal 1957 “quando i materiali usati erano metallo, vetro e legno”, per arrivare ai giorni nostri dove “il bilancio energetico e l’impatto ambientale, grazie al polipropilene, è più favorevole”. Con sguardo anche al futuro: “Il polipropilene è un materiale vincente, quindi ha un futuro roseo perché India e Sud America, che ora sono le aree che lo utilizzano meno, lo adotteranno sempre più”.

La cittadinanza, dopo aver ascoltato questa breve presentazione dell’azienda, ha potuto visitare gli stabilimenti grazie all’istituzione di un trenino che fermava nei quattro punti chiave della Basell, in un percorso fra passato e futuro, dal primo reattore del 1957 ai nuovi progetti in fase di realizzazione. Per i più piccoli, invece, laboratori chimici e lo spettacolo del coro dei Piccoli Cantori di San Francesco, al quale si sono succeduti i musicisti dell’orchestra Gino Neri.

Una giornata, quella del 9 settembre, che è stata indicata anche per celebrare il ‘global care day’, che festeggia le associazioni di volontariato, presenti per l’occasione anche nello stabilimento ferrarese della Lyondellbasell.

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