Attualità
11 Settembre 2017
Muore il progetto per la creazione di un acceleratore urbano e l'Amministrazione deve riconsegnare alla Regione i soldi anticipati

Salta la riqualificazione del Mercato coperto e il Comune restituisce 55mila euro

di Daniele Oppo | 3 min

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Sono trascorsi quasi tre anni e sono trascorsi invano. È saltato del tutto il progetto per fare del Mercato coperto di Santo Stefano un “acceleratore urbano e piazza coperta per imprese culturali e per filiere produttive di pregio”. E ora il Comune deve anche restituire i 55mila euro che la Regione aveva dato come anticipo.

La decisione della giunta comunale di decretare la fine di tutto risale a febbraio di quest’anno, quando ha preso atto della “necessità rinunciare all’intervento restituendo l’anticipazione ottenuta alla Regione Emilia Romagna per sopravvenuta impossibilità di individuare un soggetto economico in grado di garantire l’investimento”. Del 31 agosto è invece la determinazione dirigenziale che riserva uno spazio in uscita tra le voci del bilancio. E così 55.655 euro ritornano da dove sono venuti, le casse regionali.

«Abbiamo fatto due bandi e sono entrambi andati deserti», osserva l’assessore alla cultura, Massimo Maisto, «nel primo era prevista una partecipazione dei privati e non si è presentato nessuno, nel secondo il finanziamento era comunale e regionale, per questo abbiamo chiesto l’anticipazione, ma è andato deserto anche quello. Segno – rileva con malizia, facendo riferimento alle polemiche sul progetto Movida On – non sempre funzionano i bandi».

Il progetto – insieme a quello per Spazio Grisù presentato dalla Provincia – risultò vincitore proprio di un bando regionale che prevedeva per la sua realizzazione un cofinanziamento abbastanza cospicuo: quasi 280mila euro dalla Regione e 150mila euro dal Comune. Tra giugno e dicembre del 2015 il Comune pubblicò due bandi per i lavori e l’affidamento ventennale degli spazi, ma nessun operatore economico si mostrò interessato ed entrambi, come detto, andarono deserti. L’altra carta giocata è stata quella si sondare in altro modo l’interesse delle imprese. Deserto anche in questo caso.

Il finanziamento regionale aveva una condizione e una scadenza: concludere tutte le opere entro tre anni dalla firma della convenzione, ovvero entro il mese di ottobre 2017.  Cosa impossibile dato che non è stato possibile trovare un esecutore.

Al momento non risultano altri progetti pensati per attrarre fondi per la riqualificazione, ma ci sono altre opzioni che l’Amministrazione comunale sta esplorando e che dovrebbero preservare anche la destinazione prettamente commerciale dell’immobile. «Ci sono state delle persone che hanno chiesto di poter visionare il piano di sotto – spiega l’assessore al Commercio e al Patrimonio Roberto Serra -. Non è escluso che in un periodo abbastanza ridotto si possa uscire con un bando per la concessione degli spazi. Rispetto a qualche tempo fa, quando non sembravano esserci le condizioni, oggi c’è la possibilità che qualcuno si palesi e possa concorrere per l’aggiudicazione». Verrà mantenuto un occhio di riguardo per i commercianti attualmente insediati:«È prioritario assicurare che le persone già in loco possano avere un futuro e non si trovino per strada di punto in bianco».

I piani di sopra invece rimarranno destinati agli uffici istituzionali del Comune. Al momento ospitano l’assessorato alla Sanità che a breve si trasferirà all’ex Sant’Anna, in futuro sarà la sede invece dell’assessorato alla Cultura e, probabilmente, di altri uffici quando verranno avviati i lavori nel municipio e in altre sedi del Comune. L’eventuale gara per l’aggiudicazione degli spazi, ovviamente, non andrà a incidere sulle altre concessioni già in essere per le attività che si affacciano in via Boccacanale di Santo Stefano.

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