
Tambi Tar (foto da Facebook)
Il Puedes Summer Night 2017 si è – quasi – concluso lunedì sera dopo 5 serate ricche di eventi, ospiti e pubblico. L’ultimo Aperitalk è stato dedicato alla memoria di Tambi Tar, da tutti definito il “gigante buono” e conosciuto dai frequentatori della movida (è stato uno storico buttafuori, ndr) scomparso un mese fa a causa di un malore.
Lui, rappresentante della comunità africana, è stato tra i primi a schierarsi a favore dell’integrazione con il suo motto “Ferrara non è una città razzista”, portato sempre stampato sulle maglie con cui andava al lavoro nei locali.
Il suo sogno era che i fratelli africani e i “bianchi” avessero luoghi di comune aggregazione, di ritrovarli a festeggiare, tutti insieme. Sogno che non si è fermato nemmeno davanti agli attacchi e alle critiche dei cittadini circa la situazione in zona Gad: oggi i suoi sogni continuano a vivere per lui, raccolti dalla comunità africana ferrarese e limitrofa.
Ieri i suoi amici e l’associazione Er.go lo hanno ricordato con due chiacchiere su come il motto di Tar non sia stato solo una chimera ma una realtà: tanti giovani africani erano nel sottomura per dimostrare che l’integrazione è non solo possibile, ma anche una realtà consolidata a Ferrara.
Frank, professore di Economia e Marketing presso l’università degli studi di Bologna, spiega che non è solo necessario parlare di integrazione ma bisogna anche vederla con i propri occhi. A tale proposito presenta Bruno Bruxtar, esempio perfetto d’integrazione e fusione di culture: non solo è al secondo anno di università ma insegna anche i balli tradizionali togolesi a Ferrara da tre anni.
A seguire il dj set di Colla dj durante l’ora di cena, con il Puedes già gremito di persone pronte a degustare un hamburger, una pizza o degli arrosticini, le scelte più quotate di quest’anno. Presente anche Eccellenzeinrete.com, il nuovo portale e-commerce di eccellenze artigianali italiane, che ha presentato per l’occasione le sue creazioni di abbigliamento ed artigianato artistico in una sfilata-performance.
E poi, finalmente, le luci si abbassano e arriva il momento di Ambramarie, attesissima dal pubblico ferrarese. Ambramarie è un po’ l’amuleto del Puedes, felicemente ospite per il terzo anno di fila, amatissima dai ferraresi e non, sale sul palco con la sua chioma bionda e selvaggia.
La sua voce melodiosa ricorda una giovane Carmen Consoli, così calda e profonda, i suoi pezzi ti entrano dentro e non si può non essere coinvolti dai brani del suo ultimo album “Bruciava tutto” (uscito a dicembre 2016).
“Sono felicissima di essere tornata a Ferrara”, commenta Ambramarie, “ogni volta riesco a sentire tutto il calore del pubblico che mi circonda, è bellissimo. Sono sentimentalmente legata a questa città, ho tantissimi ricordi del tempo trascorso qui”. Ma anche Robert, storico amico di Ambramarie – amicizia nata al Ferrara Buskers Festival quasi 3 anni fa – che arriva direttamente da Norimberga per la cantante.
In più, per chi si fosse perso la serata di lunedì, sabato e domenica Ambramarie sarà nella sua versione ‘buskers’ per le strade di Ferrara ad esibirsi.
Da questa sera il Puedes torna ad ospitare gli invitati del Ferrara Buskers Festival, in prima serata si esibiranno i giovanissimi The Dice, band che ha le sue radici a Ferrara e ormai con esperienza consolidata. Si sono formati nel 2009 e nel 2011 è uscito il loro primo album Rock-Blues confluenze swing e country.
A seguire, dalle 23 circa, Mr Alboh intratterrà con i suoi brani d’ispirazione Folk. Mr Alboh, all’anagrafe Alberto Mussi, si serve di una loop station per la sua musica di strada, così da ricreare l’effetto e la forza di un’orchestra intera. A concludere la serata Buskers, in ultima battuta (dalla mezzanotte in poi circa) suoneranno i Windspiel, l’amatissima band svedese si esibirà anche la Puedes dopo aver animato le strade di Ferrara sin dal pomeriggio.
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