Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
di Cecilia Gallotta
Sono passati trent’anni da quando Stefano Bottoni ha messo la firma che avrebbe reso inconfondibile il festival che ogni anno vede arrivare a Ferrara la musica da ogni parte del mondo. E anche l’edizione 2017 ha deciso di portare la magia dell’atmosfera ferrarese ‘on tour’.
Un viaggio ‘on the road’ ha portato per la prima data diciassette dei venti musicisti invitati, dall’hotel Astra di Ferrara alle strade di Mantova, che con la città estense, si sa, ha un legame ‘di sangue’. I No Funny Stuff, Gunshot, Streetlovers, Africa Djembe Kaloba, Qadasi & Maqhinga, Frog & Harry, Kalidad, Windspiel, Zap, The Red Boot Band, Maylin and the Mad Machine, Claudio Niniano, Ronja, Jake Green, la Familia Flotante, l’Underscore Orkestra e l’Adoc Quartet hanno ricevuto il benvenuto ufficiale davanti alla Rotonda di San Lorenzo, in piazza delle Erbe, dove hanno ricevuto i cartelli che li accompagneranno in ogni loro esibizione da parte dell’assessore al welfare e alle politiche giovanili del comune di Mantova Andrea Caprini, che dodici anni fa fu Busker prima di loro.
“Eravamo venuti a Ferrara come accreditati – racconta – con la compagnia del Teatro Magro di Mantova. Leggevamo pagine di romanzi e pezzi celebri della letteratura ascoltabili attraverso una cornetta del telefono: uno sketch divertente e leggero nello spirito della strada. L’idea di portare il festival in tour penso sia intelligente e interessante anche per la connessione e il legame che abbiamo con Ferrara”.
Mantova si è infatti vestita a festa per una sera, colorandosi di blues e folk, passando per il country e per la classica, fra un pubblico mantovano ancora forse ‘da educare’ all’atmosfera street: “solitamente a Mantova non c’è mai così tanta gente per le strade, ancor meno la settimana di Ferragosto”, dichiara una coppia del posto piuttosto incredula. “Siamo venuti da Verona solo per vedere i Buskers” afferma invece un gruppo di amici, che il festival lo segue ormai da vent’anni ad ogni suo appuntamento.
Alcuni artisti sono “Buskers per la prima volta”, come i Familia Flotante, gruppo swing di Fuerteventura o il burkinabè Seydou Kienou degli Africa Djembè kalomba, che da bambino sordomuto ha trovato l’affetto di una famiglia tedesca, rimasta ammaliata da lui dopo averlo sentito suonare le percussioni, aiutandolo ad operarsi e a sfondare poi nella sua vita come artista di strada.
“Ognuno di questi artisti si porta dietro la storia di tante altre persone – afferma Stefano Bottoni – e dopo trent’anni devo dire che la felicità non è cambiata. La felicità – prosegue, citando la celebre canzone di Lucio Battisti – che ho perso ieri, oggi la ritrovo qua: dove le persone arrivano nelle nostre strade per ascoltare i Buskers, e stare in festa”.
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