Fa un passo in avanti il lungo percorso che porterà alla cessione a Banca popolare dell’Emilia Romagna di Carife. La scorsa notte infatti è stata chiusa l’operazione di cessione di 343 milioni di Non performing loans, cioè di crediti deteriorati, della Cassa di Risparmio di Ferrara al fondo Atlante 2.

La vendita è una delle condizioni necessarie e sufficienti per poter finalizzare la cessione dell’istituto a Bper. I crediti erano emersi dopo la risoluzione della precedente Cassa di Risparmio di Ferrara a novembre 2015 e sono prevalentemente non garantiti.

Una componente significativa del portafoglio deriva dalla consociata Commercio e Finanza, fusa per incorporazione in Nuova Carife nell’estate del 2016. La parte garantita ha, invece, una forte componente di leasing. Il prezzo medio della transazione è pari a circa il 19% del Gross Book Value.

Tale transazione è parte degli accordi assunti tra l’Autorità di Risoluzione e Bper nell’ambito dell’acquisizione da parte di quest’ultima della Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara. La Nuova Carife si è avvalsa degli advisors esterni: Chiomenti, Oliver Wyman e Société Générale.

Arrivati a questo punto non resta che attendere le autorizzazioni della Bce e della Direzione generale della concorrenza della Commissione Ue che dovrà dare l’autorizzazione per chiudere il processo di vendita. La finalizzazione dell’acquisto di Carife da parte di Bper potrebbe essere effettivo entro la fine del mese di giugno o i primi giorni di luglio.