L’omicidio di Ambrogio arriva in tribunale. Lara Mazzoni, che ha ucciso con due coltellate il compagno Mirko Barioni, lascia il carcere e finisce agli arresti domiciliari in attesa del processo che la vedrà imputata di omicidio volontario.
E’ quanto ha disposto il gip Monica Bighetti che ha convalidato l’arresto e accolto la richiesta della difesa degli arresti domiciliari perché non sussistono esigenze cautelari del rischio di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove. Pericoli che cadono quando è l’imputato stesso a confessare, come ha fatto Mazzoni che sabato notte, subito dopo il brutale omicidio, ha ammesso le proprie responsabilità.
Da allora la donna, 45 anni, operatrice socio sanitaria, difesa dall’avvocato Fabio Anselmo, è stata trasferita nel carcere femminile della Dozza di Bologna fino all’udienza di convalida che si è tenuta oggi nell’aula C. Mazzoni è arrivata alle 9.30 e, appena scesa dal cellulare della polizia penitenziaria, si è coperta il volto con il foglio del verbale per sottrarsi ai flash dei fotografi.
Un gesto naturale, comprensibile, di chi prova vergogna e dovrà convivere con quello che ha fatto in quel fatale sabato notte, quando ha tolto la vita al compagno Barioni, 40 anni, rappresentante di commercio, al termine dell’ennesima lite che, come sua stessa ammissione, l’ha fatta cadere nella disperazione, “una disperazione totale, non ce la facevo più ad andare avanti così”.
Tutti i pensieri sono rivolti alle figlie: la piccola di appena 3 anni, nata dalla relazione, e la ragazza di 15 nata da una storia precedente della donna. La figlia maggiore dovrebbe andare a vivere con il padre naturale, mentre la bimba al momento è affidata alla nonna materna.
Attualmente la piccola vive con la sorella minore della nonna nella frazione ferrarese ma è già stato nominato un curatore speciale (l’avvocato Simona Maggiolini) che si occuperà del procedimento per tutelare le due vittime innocenti di un dramma familiare sfociato in tragedia, in due coltellate che hanno distrutto un’intera famiglia e sconvolto la comunità.
Lara Mazzoni potrà ricevere ai domiciliari soltanto gli avvocati e sentire al telefono le figlie. Il suo avvocato, Fabio Anlsemo, ha incaricato il medico legale Lorenzo Marinelli per assistere all’autopsia disposta dal pm. La famiglia di Barioni è assistita dall’avvocato Guido Menarini.
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