Attualità
23 Maggio 2017
Il monsignore promette una messa e chiede ai 'guru' di non negare che siamo in mezzo a una guerra di religione

Manchester. Il vescovo Negri ai bambini uccisi: “Vissuti e morti quasi senza ragioni”

di Redazione | 4 min

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Meglio il silenzio piuttosto che le trite parole di commozione “di questi guru culturali, politici e religiosi”. Lo chiede il vescovo uscente di Ferrara Luigi Negri in una lettera pubblicata sulla Nuova Bussola Quotidiana in relazione al massacro di Manchester, nella quale fa capire che secondo lui siamo in mezzo a una guerra di religione e che non tutte le fedi sono aperte al dialogo e alla comprensione.

Negri si augura che quei “guru” trattengano le parole e “non ci investano con i soliti discorsi per dire che «non è una guerra di religione», che «la religione per sua natura è aperta al dialogo e alla comprensione»”.

L’invettiva del vescovo inizia con un pensiero rivolto ai “carissimi figli” dello stadio teatro dell’attentato, che “ho sentito legati a me nelle lunghe ore di insonnia che hanno seguito l’annuncio di questo terribile attentato, in cui molti di voi hanno perso la vita e molti sono rimasti feriti”.

Rivolgendosi a quei figli, il monsignore afferma che “siete venuti al mondo, molte volte neanche desiderati, e nessuno vi ha dato delle «ragioni adeguate per vivere», come chiedeva il grande Bernanos alla generazione dei suoi adulti. Vi hanno messo nella società con due grandi princìpi: che potete fare quello che volete perché ogni vostro desiderio è un diritto; e l’importanza di avere il maggior numero di beni di consumo”.

“Siete cresciuti così – prosegue -, ritenendo ovvio che aveste tutto. E quando avevate qualche problema esistenziale – una volta si diceva così – e lo comunicavate ai vostri genitori, ai vostri adulti, c’era già pronta la seduta psicanalitica per risolvere questo problema. Si sono solo dimenticati di dirvi che c’è il Male. E il Male è una persona, non è una serie di forze o di energie. È una persona. Questa persona s’è acquattata lì durante il vostro concerto. E l’ala terribile della morte che porta con sé vi ha ghermito”.

Negri prosegue sostenendo che quei bambini e quei ragazzi hanno vissuto senza ragione: “Figli miei, siete morti così, quasi senza ragioni come avevate vissuto. Non preoccupatevi, non vi hanno aiutato a vivere ma vi faranno un “ottimo” funerale in cui si esprimerà al massimo questa bolsa retorica laicista con tutte le autorità presenti – purtroppo anche quelle religiose – in piedi, silenziose. Naturalmente i vostri funerali saranno fatti all’aria aperta, anche per quelli che credono, perché ormai l’unico tempio è la natura”.

Al sacerdote viene poi in mente Robespierre, che “riderebbe perché neanche lui è arrivato a questa fantasia. Del resto nelle chiese non si fanno più funerali perché, come dice acutamente il cardinale Sarah (quello che accomunò le teorie gender all’Isis come “bestie dell’apocalisse”, entrambi con “origini demoniache”, ndr), nelle chiese cattoliche ormai si celebrano i funerali di Dio. Non dimenticheranno di mettervi sui marciapiedi i vostri peluche, i ricordi della vostra infanzia, della vostra prima giovinezza. E poi tutto sarà archiviato nella retorica di chi non ha niente da dire di fronte alle tragedie perché non ha niente da dire di fronte alla vita”.

Ecco allora che il vescovo emerito spera che “almeno qualcuno di questi guru – culturali, politici e religiosi – in questa situazione trattenga le parole e non ci investa con i soliti discorsi per dire che «non è una guerra di religione», che «la religione per sua natura è aperta al dialogo e alla comprensione». Ecco, io mi auguro che ci sia un momento silenzioso di rispetto. Innanzitutto per le vostre vite falciate dall’odio del demonio, ma anche per la verità. Perché gli adulti dovrebbero innanzitutto avere rispetto per la verità. Possono non servirla ma devono averne rispetto”.

“Io comunque – conclude -, che sono un vecchio vescovo che crede ancora in Dio, in Cristo e nella Chiesa, celebrerò la messa per tutti voi il giorno del vostro funerale perché dall’altra parte – quale che siano state le vostre pratiche religiose – incontriate il volto carissimo della Madonna che, stringendovi nel suo abbraccio, vi consolerà di questa vita sprecata, non per colpa vostra ma per colpa dei vostri adulti”.

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