Economia e Lavoro
24 Maggio 2017
Sabato il convegno organizzato da Confagricoltura davanti a un pubblico numeroso e attento

Biotecnologie per migliorare agricoltura e ambiente

di Redazione | 2 min

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Sabato 20 maggio, a Ferrara, nella splendida cornice di Palazzo Trotti-Mosti in Corso Ercole I si è tenuto il convegno “Le moderne biotecnologie per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente”.

La sessione è stata aperta dal professor Roberto Gambari dell’Università degli Studi di Ferrara, a seguire sono intervenuti, Pier Carlo Scaramagli, presidente di Confagricoltura Ferrara e il professor Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura che ha coordinato l’incontro.

In un’Aula Magna gremita, un pubblico attento ed eterogeneo di agricoltori, studenti di agraria, accademici e professionisti dell’agroalimentare, ha seguito l’incontro dedicato ad un tema che per la sua valenza coinvolge la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente, oggi e per gli anni a venire. Le moderne tecniche di ingegneria genetica possono infatti permettere la produzione di prodotti vegetali implementati da caratteri utili alla salute dell’uomo, alla tutela dell’ambiente ed a costi inferiori per le imprese.

Il professor Roberto Defez del Cnr di Napoli ha affrontato il tema dell’evoluzione scientifica e politica delle biotecnologie vegetali e il loro ruolo per il futuro della società, sottolineando come nuove tecnologie di miglioramento genetico sono oggi disponibili, consentendo di ricucire il dialogo interrotto tra pubblico e scienziati. Il professor Michele Morgante, presidente Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) ha parlato dei miglioramenti genetici fin dall’inizio della storia dell’agricoltura, resa possibile dalla domesticazione delle piante che oggi utilizziamo per la nostra alimentazione, descrivendo poi i fondamenti scientifici di “cisgenesi” e “genome editing” con riferimento a specifiche applicazioni per colture tipiche dell’agricoltura italiana.

Stefano Visani dell’Università di Bologna ha relazionato sugli aspetti normativi delle applicazioni biotecnologiche in campo agroalimentare e sui nuovi spazi di discrezionalità per gli Stati membri dell’Ue. La senatrice Maria Teresa Bertuzzi, membro della Commissione permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare, si è espressa sul concetto di sostenibilità e innovazione ed anticipato il Piano per lo sviluppo delle biotecnologie sostenibili.

Le conclusioni erano affidate al neo presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che di fronte all’attenta platea ha proposto la creazione di un manifesto di intenti, comune e condiviso. Dedicato al progresso ed allo sviluppo territoriale, dovrà finalmente coinvolgere istituzioni, studiosi del settore agroalimentare, cittadini e organizzazioni professionali per promuovere, valorizzare e tutelare due modelli di sviluppo nazionale: uno dedicato al “Made in Italy”, l’altro rivolto al mercato globale; questo un passaggio dell’intervento “Occorre superare le difficoltà delle imprese ed esprimere finalmente il coraggio di rivedere le posizioni dei singoli interlocutori e assumere decisioni future facendo attenzione a non ricadere nella nostalgia del passato”.

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