di Alberto Canevazzi
San Carlo. È stata inaugurata, con la partecipazione di diverse autorità regionali, la cabina secondaria di e-distribuzione di Sant’Agostino, totalmente ristrutturata e rinnovata dopo il sisma del 2012. Il manufatto, completamente ristrutturato anche nel look, accoglie i due orologi del’900, simbolo della comunità, precedentemente installati nella scuola elementare di San Carlo, vicino alla cabina Enel, demolita a causa del terremoto. La conferenza è stata un’occasione per ritornare con la mente a quei terribili momenti di maggio 2012, e si è fatto il punto sull’attuale stato della ricostruzione.
Era presente Palma Costi, assessore regionale alla Ricostruzione, la quale ha anche spiegato il suo personale ricordo di quei giorni: “abito non lontana da Sant’Agostino e ricordo bene quei momenti, tutti quei danni e soprattutto quelle morti; sono giorni che non scorderò mai. Questi ultimi cinque anni di duro lavoro, però, hanno rappresentato un’esperienza meravigliosa nata da una tragedia. La ricostruzione è stata un’operazione corale della collettività: tante persone hanno dato molto di più di quello che avrebbero dovuto, come fossero tante api che lavorano tutte assieme per un unico obiettivo. Gli stessi lavoratori di Enel – arriva all’argomento dell’occasione – sono stati e sono tutt’ora fondamentali: non dobbiamo dimenticare che essi stessi erano dei terremotati. In tutti i luoghi colpiti dal sisma i simboli sono stati gli orologi, e il loro restauro sta a significare che c’è sempre un futuro”.
Della nuova cabina elettrica ha parlato Leonardo Ruscito, responsabile e-distrubuzione dell’Emilia Romagna: “il restauro, nonostante sia terminato solo oggi, non ha comunque impedito la distribuzione di energia elettrica: la cabina è sempre rimasta in servizio ed attualmente serve circa 400 abitazioni. È stato un onore anche rimettere in sesto i due orologi simbolo della comunità di San Carlo”. Completa il discorso Adriana Sabato, commissario prefettizio del nuovo comune di Terre del Reno: “l’operazione è stata frutto di un accordo con Enel stipulato nel 2015 e, in generale, tutte le ricostruzioni sono state seguite con la massima attenzione”.
Infine, un ultimo ricordo storico del luogo lo fornisce il parroco di San Carlo: Giancarlo Mignardi, il quale ha poi benedetto il luogo. “Gli orologi furono un dono che gli statunitensi fecero ai sancarlesi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ricordo anche com’era questo luogo dopo il sisma: totalmente impraticabile a causa della liquefazione del sottosuolo; è stato senz’altro fatto un ottimo lavoro”.
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