Cronaca
20 Aprile 2017
Anomalie ai lidi comacchiesi. Gli addetti alla sicurezza hanno svolto compiti che spettano alle forze dell'ordine

Vigilantes al posto delle guardie giurate, sospesa la licenza di investigazione

di Redazione | 3 min

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Un’agenzia di investigazione e sicurezza privata è nei guai per aver svolto compiti che spettano alle forze dell’ordine. In particolare, i cosiddetti buttafuori e figure di portierato si sono sostituiti alle guardie giurate nelle attività di vigilanza e controllo del territorio, che non rientrano tra i compiti a cui questi vigilantes possono essere adibiti.

Queste attività irregolari sono state svolte la scorsa estate sui lidi di Comacchio da parte della società Campana Sicurezza con sede a Ravenna. Ed è stata proprio la prefettura del capoluogo romagnolo, dopo gli accertamenti effettuati dalla divisione Pasi della polizia di Stato di Ferrara, a notificare il provvedimento di sospensione della licenza di investigazione privata per 30 giorni per irregolarità varie.

Tutto è partito da un esposto consegnato alla prefettura di Ferrara sull’attività “anomala” effettuata da operatori di un’agenzia investigativa autorizzata da quella di Ravenna. In particolare l’esposto faceva rilevare che l’agenzia svolgeva di fatto un’attività che la Costituzione riserva esclusivamente allo Stato e che può essere effettuata solo dalle forze dell’ordine: il controllo del territorio.

Le indagini effettuate dagli uomini della polizia di Stato hanno consentito di accertare che l’istituto aveva avviato a Lido delle Nazioni, senza la prevista autorizzazione e quindi avvalendosi di figure di “portierato”, un’attività di vigilanza all’interno di un’area di mercato, mentre a Lido degli Estensi si occupava del contrasto al commercio abusivo, avvalendosi in questo caso di addetti alla sicurezza, i cosiddetti ex buttafuori.

L’agenzia di sicurezza, circa la contestazione sul mancato utilizzo di guardie giurate al Lido delle Nazioni, si è difesa evidenziando che si sarebbe trattato di “vigilanza passiva” rispetto alla quale è ammissibile l’utilizzo della figura professionale del “portierato”. Tuttavia gli accertamenti della polizia di Stato contrastano nettamente questa asserzione: l’attività negli stabilimenti è stata infatti svolta anche di notte, quando gli stabilimenti erano chiusi, un caso in cui è indispensabile una guardia giurata.

Rispetto al servizio svolto al Lido degli Estensi, ancor più marcata è stata la decisione della prefettura di Ravenna in quanto l’attività di contrasto all’abusivismo, pur apprezzata per i risultati ottenuti, non può assolutamente essere svolta avvalendosi dei buttafuori, non rientrando tra i loro compiti.

La questione non è irrilevante, specifica la questura in una nota stampa, in quanto “la sicurezza, proprio quella sicurezza partecipata celebrata al 165° anniversario della fondazione della polizia di Stato dal questore, ha bisogno di regole ben precise a salvaguardia degli interessi dei lavoratori e della società (le guardie giurate sono incaricati di pubblico servizio e sono armate e possono garantire la tutela dei beni in modo appropriato durante le ore notturne e comunque quando l’attività da vigilare è chiusa al pubblico): da questo punto di vista il messaggio, all’inizio della nuova stagione estiva, è chiaro e forte”.

La sospensione della licenza imposta dalla prefettura di Ravenna è di 30 giorni, periodo in cui qualsiasi attività deve intendersi interrotta.

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