Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
Un traffico di anabolizzanti e sostanze dopanti tra le province di Ferrara, Rovigo, Milano e Pavia. È quello scoperchiato dalla Procura di Ferrara in un'inchiesta connessa a quella aperta per la tragica fine di Elia Ricci, il 26enne pescatore e culturista di Goro, morto improvvisamente a dicembre 2020 per un malore fulminante
È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona
Prima ha perso il controllo della propria motocicletta su cui stava trasportando il figlio 15enne della propria compagna, rimasto gravemente ferito e elitrasportato all'ospedale Maggiore di Bologna, poi - dopo l'alcoltest risultato positivo - è fuggito per i campi
Norbert Feher, alias Igor il russo, alias Igor Vaclavic, alias Igor Vaklavik ha attirato, com’era prevedibile, anche l’attenzione dei media del suo paese di origine, la Serbia. Originario di Subotica (Szabadka in magiaro), città di 140mila abitanti vicino al confine con l’Ungheria, la città natale di Igor è una delle cosiddette porte dei Balcani, dove accorrono decine di migliaia di profughi ogni anno nella speranza di varcare il confine che li possa portare verso l’Europa comunitaria.
Qui vivono ancora alcuni familiari, che ormai saranno abituati a vedere il loro congiunto sulle prime pagine dei giornali locali e nazionali. Che riservano al loro connazionale titoli, servizi e copertine. Il quotidiano “Alo” scrive “Ricercato. Il “Rambo” russo ferito dalla polizia”, per dare nei giorni seguenti una notizia “Ekskluziva”: “Il “Rambo” di Subotica semina morte in Italia”.
Molti tutti omettono la vera identità del presunto pluriassassino, limitandosi a chiamarlo Igor, Rambo, Ninja o Vaclavic a seconda dei casi.
Per Kurir “Tutt’Italia cerca il duplice omicida” e si chiede se “Il feroce killer russo Igor alias Ezechiele è serbo?”. Sempre Kurir dà notizia della “Ricerca del serbo in Italia: nascosto in una palude il killer di Subotica”.
Il Telegraf serbo racconta che “La ricerca da film continua: serbo di Subotica, ha tutta la polizia italiana sulle sue tracce, si nasconde nelle paludi?”. Stesso tenore per Dijaspora: “Ricerca del serbo in Italia: l’assassino di Subotica si nasconde nelle paludi”.
Naslovi, giornale locale titola “In fuga dalla polizia un serbo di Subotica che ha ucciso due persone, sulle sue tracce 1000 uomini dei corpi speciali dei carabinieri italiani”.
Ancora Alo, che si mostra poco rispettoso dei mille uomini stanziati dalle forze dell’ordine per catturare il killer: “Ricerca. Il “Rambo russo” ferito si prende gioco della polizia”.
Di nuovo un articolo su Kurir: “Caccia in Italia per un serbo killer. ha ucciso il proprietario di un bar e una forestale e ferita un’altra persona”. Per Svet24, sito di una tv ungherese, il “Ninja senza un nome è rincorso dalla polizia italiana”.
Infine Grad Subotica: “Caccia in Italia all’assassino di Subotica”.
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