Lagosanto
30 Marzo 2017
Il capogruppo laghese del M5S Federico Menegatti sulla scuola di via Roma

“Lagosanto, pagheremo 350mila euro in più grazie al sindaco”

di Redazione | 2 min

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Lagosanto. Dopo anni di diatribe a livello locale, la questione delle scuole pubbliche laghesi si arricchisce del nuovo capitolo parlamentare. A sollevarla tra i banchi di Montecitorio l’onorevole Ferraresi e un’interrogazione a cui il Miur ha risposto asserendo, tra le righe, che il Comune avrebbe dovrebbe chiedere aiuto alla Regione per programmare gli interventi necessari.

Il ministero ha confermato infatti che “il Comune in argomento non risulta ad oggi inserito nella programmazione nazionale”.

“Grazie all’incompetenza del sindaco Maria Teresa Romanini, di Antonella Mazzotti – un assessore all’istruzione assente – e della giunta ratificante, i cittadini pagheranno 350 mila euro di tasse in più” scrive il capogruppo laghese M5S Federico Menegatti, alludendo alla recente richiesta preventiva di mutuo per la ristrutturazione della sola scuola di via Roma.

“Tutto questo si sarebbe potuto evitare se solo il Comune avesse chiesto alla Regione Emilia Romagna di inserire la ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici nel programma ministeriale triennale 2015-2017, tra l’altro in piena governance Romanini”.

“Una grande occasione persa” secondo i pentastellati, sostenitori di “un progetto lungimirante e di grande portata: l’accorpamento della scuola di via Venturini a quella di via Roma, quindi la ristrutturazione e la messa in sicurezza di un’unica struttura di caratura storica, con l’obiettivo di un futuro completo utilizzo che porterebbe una serie di benefici: più sicurezza, meno rischi e meno costi”. Una soluzione che l’Ufficio scolastico regionale non esclude, informa il Miur.

“La promessa ristrutturazione delle vecchie strutture entro il 2017 è per di più del tutto impossibile. Ancora una volta – chiude polemico Menegatti – appuriamo l’allergia del Pd al risparmio e, al contrario, la propensione all’indebitamento: tanto a pagare, alla fine, sono sempre i cittadini”.

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