di Giuseppe Malatesta
Comacchio. Proveniente dalle acque interne e affidata alla corrente verso il mare, una piccola imbarcazione di 4,5 metri ha intralciato la navigazione nel portocanale di Portogaribaldi nelle ultime 24 ore. Ad occuparsi del recupero, nel corso di un’operazione svoltasi senza difficoltà, gli uomini della guardia costiera locale coadiuvati dai vigili del fuoco di Ferrara e di Comacchio, presenti con un’autogru e una squadra di sommozzatori di Bologna.
Allertati nel primo pomeriggio dai marinai in navigazione sul motopesca ‘Chimera’, l’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario dopo il tentativo della ‘Chimera’ di trainare il natante, nel frattempo affondato del tutto sotto l’imbarcazione più grande nei pressi del ponte della statale Romea, in via dei Caduti del mare.
“Costituendo pericolo per la navigazione del canale e per il transito e le manovre delle unità, comprese quelle di soccorso, abbiamo attivata la procedura per la messa in sicurezza dell’area e individuato l’imbarcazione tramite ecoscandaglio e ispezione dei sommozzatori” racconta Fabrizio Vitozzi, comandante della guardia costiera di Portogaribaldi, ad operazione terminata.
Una volta assicurato il natante alla banchina ed interdetta la navigazione, le operazioni di recupero sono proseguite in mattinata con l’intervento di una gru che ha imbragato e scolato la barca, ora affidata allo smaltimento, considerate anche le pessime condizioni che ne impediscono persino la navigabilità e la mancanza di segni identificativi di un proprietario.
“Si tratta di imbarcazioni di valle, senza motore né volante: difficile individuare da dove provenisse esattamente” aggiunge Vitozzi, riferendo di un’operazione “ordinata in cui è filato tutto liscio anche grazie alla sempre preziosa collaborazione dei Vigili del fuoco, con cui siamo sempre in ottima sinergia.
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