Politica
5 Marzo 2017
Presidio contro il presunto trasloco dei richiedenti asilo. Lodi (Ln): "Abbiamo vinto, non passa lo straniero"

Barricate a San Bartolomeo contro l’arrivo di migranti

di Redazione | 2 min

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"I diritti dei più deboli sono sempre stati a me particolarmente a cuore. Parlo della popolazione anziana ma non solo, parlo anche degli immigrati e parlo di tutte le persone che hanno diritti negati o sminuiti rispetto ad altri". Parte da qui Fabio Anselmo, durante la presentazione del programma, per tirarsi fuori dalla scarpa un altro paio di sassolini particolarmente fastidiosi

“Abbiamo vinto, a San Bartolomeo non passa lo straniero ma continueremo a vigilare sulla situazione”. E’ l’annuncio dato nella tarda serata di sabato da Nicola Lodi, al termine di una giornata di presidio anti-migranti che ha portato alla costruzione delle ‘barricate’ nella piccola frazione ferrarese.

Ma cosa ha scatenato questa “Gorino 2”, come recita uno dei teli esposti dalla Lega Nord in un casolare? Ad accendere la protesta l’arrivo di un furgone in via Spinazzino che, secondo alcuni residenti, avrebbe dato il via all’arrivo di nuovi richiedenti asilo nel paese. “Ma noi ne ospitiamo già troppi” afferma una dozzina di cittadini che ha deciso di scendere in campo per presidiare l’area, creando una barriera con sedie, panchine e bancali di legno.

La mobilitazione non autorizzata, guidata dal responsabile sicurezza e immigrazione del Carroccio, sarebbe andata avanti a oltranza. Se non fosse intervenuta la questura. “Ho ricevuto la chiamata dalla dirigente della questura – afferma ‘Naomo’ – che mi ha assicurato che la cooperativa Vivere Qui non ha più intenzione di portare qui i richiedenti asilo. Non credo a questa teoria, ma abbiamo fato un segnale forte alle istituzioni: noi ci siamo e non vogliamo altri profughi a San Bartolomeo. Se così non fosse, siamo pronti ad occupare la casa”.

Ad annunciare lo stop dell’operazione è lo stesso proprietario dell’immobile Luigi Fantini che, preso atto dei malumori generali, ha deciso di bloccare tutto. La sua intenzione, come riferito alle telecamere della stampa locale, era quella di spostare i migranti ospitati nell’appartamento di sua proprietà in viale Cavour, e gestito dalla cooperativa Vivere Qui, nella frazione di San Bartolomeo per risolvere i problemi di vicinato che si erano manifestanti negli ultimi mesi nel condominio in centro a Ferrara. Alla luce dei fatti, però, il possibile trasloco non verrà messo in pratica. La smentita ha rasserenato gli animi, si sono spenti i fumogeni e smontate le barricate. “Ma non abbasseremo la guardia” avverte Nicola Lodi, affiancato dal consigliere comunale leghista Giovanni Cavicchi e dall’ex consigliere di An Stefano Mezzetti.

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