L’emergenza droga anche tra i giovanissimi è un fenomeno di cui si occupa anche la Questura di Ferrara in termini di prevenzione, con l’organizzazione di un progetto rivolto agli studenti del biennio delle scuole secondarie del Comune di Ferrara.
Il progetto educativo “Droga nelle scuole: emergenza educativa. Il ruolo della Polizia di Stato nella prevenzione” è stato realizzato in collaborazione con Giovanni Desco – nuovo dirigente dell’Ufficio VI-Ambito territoriale di Ferrara Miur – e si articola in una serie di incontri, direttamente nelle scuole, nel corso dei quali verranno illustrate le conseguenze dell’uso delle sostanze stupefacenti non solo dal punto di vista giuridico-normativo ma anche psico-fisico. Accanto agli studenti, pertanto, oltre agli esperti dell’Università di Ferrara, ci saranno i funzionari della Polizia di Stato delegati dal questore Antonio Sbordone. Gli interventi saranno supportati da filmati ad uso didattico.
E’ la risposta della Questura alle richieste di molti dirigenti scolastici, che, dopo il convegno dello scorso 16 ottobre alla Sala Estense sullo stesso argomento (al quale partecipò anche il vice capo vicario della Polizia, prefetto Luigi Savina), si complimentarono con il questore Sbordone, ma espressero anche il loro rammarico per il fatto che l’iniziativa stessa fosse stata condivisa solo con un numero limitato di ragazzi (furono presenti oltre centoventi alunni del primo anno della scuola secondaria di secondo grado) e avanzarono la proposta di ripeterla con una formula diversa. Da questa esigenza è nata l’idea di portare quest’esperienza direttamente nelle scuole, stimolando l’apertura di un canale di comunicazione tra la Polizia di Stato e i giovani.
La Polizia di Stato, naturalmente, è chiamata a fare rispettare le leggi e la Costituzione, e a perseguire i reati, ad iniziare da quelli dello spaccio di sostanze stupefacenti e di quelli commessi in preda all’abuso di alcool. Ma la Polizia di Stato vuole anche lanciare un messaggio ai ragazzi: porsi sempre davanti nella vita un solo principio: quello del rispetto personale e degli altri.
Un messaggio importante, rilanciato con forza dal vice capo della Polizia, Luigi Savina, in chiusura del convegno dell’11 ottobre: “E’ vero che serve una rete di attori per contrastare la diffusione della droga tra i giovani. Ma è necessario che di questa rete facciano parte gli stessi ragazzi, i cittadini del futuro, con il doppio dovere di non usare droghe e di essere di esempio per gli altri. Ragazzi siate testimoni della legalità”.
Il nuovo progetto partirà il 14 febbraio, con il primo incontro che avverrà al Liceo Ariosto. Seguiranno gli incontri previsti il 23 febbraio all’Istituto Navarra, il 7 marzo al Carducci, il 15 marzo all’Einaudi. ma altre date sono ancora da definire in quanto sono pervenute nuove richieste. Il progetto verrà esteso anche in provincia.
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