Raffaele Oriani: Siamo la scorta mediatica dei massacri
Di fronte a un genocidio la prima esigenza è quella di non averci nulla a che fare
Di fronte a un genocidio la prima esigenza è quella di non averci nulla a che fare
Tacere sul genocidio in atto significa esserne complice
Il manifesto del Pd per Anselmo avrebbe lo scopo di seducere, nel senso etimologico di condurre a sé (se-ducere), e quindi convincere chi lo guarda della bontà della proposta politica, dell’affidabilità del candidato, della sua trasparenza, della sua riconoscibilità e competenza
Il festival che celebra Bud Spencer e Terence Hill può anche essere una occasione divertente, per noi boomer. Ero bambino quando Bud Spencer tirava schiaffoni e ribaltava i brutti ceffi dietro i banconi dei saloon
“MEI” diranno in tanti, “ma chi ti leggeva” diranno altri, ecco allora è arrivato il momento, perché tutto finisce ed io lo voglio annunciare. Devo dire che mi sono divertito tantissimo, creando discussioni persino all’interno della Berco, la fabbrica in cui per...
Carissimi Amici del Dialetto Ferrarese e delle vecchie tradizioni del nostro territorio,
oggi l’invasione mediatica di ogni sorta di cibi più o meno prelibati ci subissa di proposte culinarie. L’antica cucina della zona di Ferrara proponeva gustosissime portate: primi, secondi e dolci eccezionali. Vi propongo in rima dialettale il ricordo nostalgico dei cappelletti che mi preparava nonna Bianca. Rimasto orfano a otto anni, la nonna mi accudì per un certo periodo d tempo. Il suo dolce ricordo, spesso si confonde con le prelibatezze; apprezzate anche perché sul tavolo comparivano pochissimi giorni all’anno: troppo costosi le famiglie uscite faticosamente da una terribile, drammatica guerra. Maurizio
I CAPLÌT AD MIÉ NÒNA
Mié nòna Bianca, da témp l’è sù iη Ziél,
con donn e òm seηza pcà, framèz al stél.
A péηs coƞ ‘na zèrta iηvidia che lasù,
l’àgh farà i magnàr che mi j’ò pardù!
Si, a sòn cuƞvint che prèst j’à imparà,
ad chì caplìt, ch’l’è la so’ specialità.
Ah caplìt: invenziòn ad sicùr dal Sgnòr,
dà in Tèra a ‘na dòna dal maη d’or!
Impusibul dsmaƞdgàr cum j’éra bùη,
cmè Lié a n’èra riuscì a far nisuη !
Batù coη segrét ad vècia cuśìna,
pasta coƞ fiòr e òv tiràda fina,
lavuraziòη fàta d’amòr e pasiòη,
patrimòni dnà volta, sol ad zèrt dòη.
Miè nòna con dièś fiò da tirar sù,
la truvàva al tèmp anch… pr’al ragù,
far da magnàr l’era un rit, ‘na Fuƞziòη
e al la faśeva con rispèt e sudisfaziòη,
e quand i so’ caplìt i gηéva magnà,
Nadal e Pasqua j’era festività !
-Al dì d’inquó is pòl aηch magnàr tut i dì,
mò j’éra n’altar quél quéi ch’at fasèv tì.
Ciao nòna Bianca, at salut coƞ rimpiant,
e coƞ tì… chì caplìt ch’im piaśéva tant!-
I CAPPELLETTI DI MIA NONNA
Mia nonna Bianca, da tempo è in Cielo,
con donne e uomini senza peccato, fra le stelle.
Penso con invidia che lassù,
farà loro i pranzi che e che io ho perduto!
Si, sono convinto che presto hanno saputo,
di quei cappelletti, che sono la sua specialità.
Ah cappelletti:invenzione di sicuro del Signore,
data in Terra a una donna dalle mani d’oro!
Impossibile dimenticare com’erano buoni,
come Lei non era riuscito a fare nessuno!
Battuto con segreto di vecchia cucina,
pasta con farina e uova tirata sottile,
lavorazione fatta d’amore e passione,
patrimonio antico, solo di certe donne.
Mia nonna con dieci figli da accudire,
trovava il tempo anche per… fare il ragù,
far da mangiare era un rito, una Messa
e lo faceva con rispetto e soddisfazione,
e quando i suoi cappelletti venivano mangiati,
Natale e Pasqua erano festività!
-Oggigiorno si possono mangiare tutti i giorni,
ma erano altra cosa quelli che facevi tu.
Ciao nonna Bianca, ti saluto con rimpianto,
con te:quei cappelletti che mi piacevano tanto!-
Dedicata ad una di quelle “nonne” che non esistono più:nonna Bianca, dal”nipotino”, Maurizio!
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com