Codigoro
11 Gennaio 2017
Le lacrime degli amici e l'incredulità di un intero paese per la tragedia di via Fronte

Pontelangorino, una comunità sotto choc

di Redazione | 3 min

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Pontelangorino. E’ una comunità comprensibilmente sconvolta ma piuttosto composta quella che accoglie la notizia del duplice omicidio denunciato nel primo pomeriggio di ieri nella frazione di Codigoro.

Mentre monta l’indiscrezione disordinata di una tragedia, via Fronte si popola di curiosi, vicini discreti e di chi al bar dopo pranzo ha appreso la tragica notizia. Il tam tam corre veloce come gli autocarri che quella strada vede passare centinaia di volte al giorno, a trasportare le materie prime dei vicinissimi stabilimenti di Conserve Italia e Grandi Riso. Un centro abitato tranquillo come la famiglia Vincelli. Una delle frazioni più popolose di Codigoro, mille abitanti sparsi tra la campagna e le poche vie centrali.

Un delitto che ha portato in poche ore Pontelangorino sui notiziari nazionali, ma che nei dintorni della villetta al civico 100 ha portato non tantissimi dei suoi abitanti. Pochi a curiosare dalle finestre o nei cortili, inevitabile tuttavia l’apprensione dei vicini di casa, visitati a turno dagli investigatori e scesi in strada senza troppo rumore.

“Li conoscevamo ma non più di tanto” raccontano i dirimpettai, riferendo di una famiglia spesso fuori per lavoro. “Mi creda, non ricordo nemmeno come si chiamavano anche perché erano qui da poco – ci dice il capofamiglia -, sicuramente brava gente, altrimenti me li sarei ricordati”.

Conferma la proprietaria della villetta affittata ai Vincelli, che abita tra l’altro al civico precedente. “Persone rispettabili, non credo ci siano stati problemi in famiglia. Il loro cane si faceva sentire, più che i due genitori vediamo spesso il figlio Riccardo quando va e viene in scooter”.

img_5224-800x517E’ cresciuto in queste vie Riccardo, figlio di genitori originari di altre zone d’Italia ma codigorese a tutti gli effetti, integrato e pieno di amici tra Caprile, dove abitavano i Vincelli fino a pochi mesi fa, Pontelangorino e Codigoro. Per lui e per i suoi sfortunati genitori solo parole buone dai conoscenti di ogni età accorsi in via Fronte. “Abitano qui da 13 anni, si trasferirono da Torino e si diedero alla ristorazione con grandi risultati (negli ultimi anni gestivano il ristorante “La Greppia” di San Giuseppe di Comacchio, lungo la statale Romea, ndr). Si son fatti voler bene da tutti, prima a Caprile (1 km più ad est) poi qui a Pontelangorino. Non credo avessero parenti in zona, difatti erano appena tornati dalle vacanze natalizie trascorse a Torino”.

“Al giovedì eravamo sempre insieme, era il loro giorno libero” racconta una cara amica che si è precipitata sul posto dopo i primi rumors trapelati online e che non nasconde lacrime e disperazione man mano che le notizie diventano certe. Sono i giovanissimi i più numerosi in strada, coetanei di Riccardo. “Quando è successo ha chiamato alcuni di noi, lo abbiamo raccontato ai carabinieri, ora sicuramente leggeranno tutti i nostri telefoni”. Come erano i rapporti di Riccardo con i suoi? “Normali, andava d’accordo con tutti e due, non è un ragazzo che dà problemi, non ci ha mai raccontato nulla di strano su di loro”.

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