Rinvenuti in via Fronte i cadaveri di Salvatore Vincelli e della moglie Nunzia Di Gianni che presentano segni di aggressione. Interrogati il figlio e un amico
Trovati morti a Pontelangorino, s’indaga per duplice omicidio
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Sono stati ricordati ad uno ad uno, ieri mattina a Torbiera, i civili innocenti, caduti nel fior fiore della giovinezza, sotto il tragico bombardamento alleato del 5 novembre 1944
di Mauro Alvoni e Giuseppe Malatesta
Pontelangorino. È un duplice omicidio quello su cui stanno indagando i carabinieri dopo il rinvenimento, oggi alle 13.05 a Pontelangorino, dei cadaveri di un uomo e di una donna che presenterebbero segni di aggressione. In particolare i due sarebbero stati ritrovati con sacchetti di plastica in testa in due luoghi distinti della casa.
Il ritrovamento dei due corpi senza vita è avvenuto in via Fronte, primo tronco, in un’abitazione al civico 100, e sul posto si sono portati ambulanza e automedica del 118, che hanno constatato il decesso delle due persone. I carabinieri hanno subito avviato gli accertamenti del caso, effettuando rilievi con l’ausilio della scientifica.
Le vittime Salvatore Vincelli e la moglie Nunzia Di Gianni (foto tratte da Facebook)
Si tratta dei gestori del ristorante “La Greppia” di San Giuseppe di Comacchio, il 60enne Salvatore Vincelli e la 45enne moglie Nunzia Di Gianni, lui originario del sud Italia e lei torinese, che erano da poco tornati dalle ferie natalizie. I due gestivano il ristorante da circa 13 anni e la casa in cui vivevano era stata affittata da circa un anno (i proprietari sono i vicini), mentre in precedenza risiedevano a Caprile, un’altra frazione di Codigoro.
A ritrovare i corpi senza vita dei due coniugi è stato uno dei due figli, il 16 enne Riccardo (l’altro figlio ha 25 anni e vive a Torino), nel rincasare dopo una parte della notte trascorsa da un amico. Quest’ultimo si è recato personalmente, nel tardo pomeriggio, sul posto per essere sentito dalle forze dell’ordine. Da una prima ricostruzione i due avrebbero trascorso parte della notte (fino alle 5) a casa Vincelli, per poi spostarsi a casa dell’amico. Riccardo ha fatto poi ritorno a casa in occasione del ritrovamento, intorno alle 13. L’arco temporale tra le 5 e le 13 è dunque quello determinante. Ad essere interrogato a lungo anche un terzo amico di Riccardo, uno degli ultimi ad aver sentito il ragazzo. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire gli spostamenti del giovane avvenuti proprio durante la notte.
“Riccardo ha chiamato alcuni di noi alle 13” raccontano gli amici sul posto. “Piangeva, era disperato, ha messo giù quasi subito poi non lo abbiamo più sentito.
Sottoposte a sequestro le due vetture della famiglia, una Fiat e una Opel, entrambe custodite nel cortile interno dell’abitazione e portate via nel tardo pomeriggio per essere oggetto di accurati rilievi. Secondo alcune indiscrezioni la Opel sarebbe stata rinvenuta in posizione insolita rispetto al solito: qualcuno potrebbe dunque aver provato a guidarla nella notte.
Al momento le indagini sono in corso e non si conoscono ulteriori particolari. Sul posto si sono portati anche il pm Tittaferrante e il comandante provinciale dei Carabinieri, il tenente colonnello Andrea Desideri.
Nel tardo pomeriggio si è presentato anche il personale del canile per prendere in affidamento il cane della famiglia, ritrovato nell’abitazione, nonché il sindaco di Codigoro, Alice Sabina Zanardi.
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