Politica
25 Ottobre 2016
L'eurodeputata sui fatti di Gorino: "L'accoglienza diffusa di piccoli gruppi è un modello sostenibile"

Kyenge: “Barricate attacco a indifesi e figlie di propaganda d’odio”

di Redazione | 1 min

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unnamed (8)“Sbarrare la strada con blocchi stradali contro persone deboli e indifese, donne e bambini in fuga da guerre e miseria, è un atto inquietante ed inaccettabile. Ma non dobbiamo fermarci alla denuncia, dobbiamo capire perché ciò sta accadendo: queste cose non accadono per caso”. E’ la reazione e il commento a caldo di Cécile Kyenge, eurodeputato ed ex ministro dell’integrazione del Governo Letta, alla notizia delle barricate anti migranti dei cittadini di Gorino.

“L’Italia – ha continuato Kyenge – non è questa, questa manifestazione di paura non è espressione del sentimento comune degli italiani che rimane solidale. Questa grave manifestazione di chiusura e paura verso donne e bambini che non possono rappresentare un minaccia è figlia della propaganda d’odio, dell’azione di veri e propri incendiari all’opera per lucrare ogni giorno elettoralmente sulle preoccupazioni delle persone. Le impronte digitali di questi incendiari all’opera non sono difficili da trovare fra chi è corso a stabilire un isterico parallelo fra questa manifestazione e gli anni della Resistenza. L’accoglienza diffusa dei rifugiati per piccoli gruppi, come si proponeva a Goro, funziona e non crea tensioni, se non ci si mettono di mezzo gli incendiari. Ne sono la riprova le tante comunità locali in tutta Italia dove questa accoglienza diffusa sta cominciando a funzionare da tempo”.

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