di Silvia Franzoni
A luglio scorso il trasferimento della medicina di gruppo ‘Estense’ aveva definitivamente spostato in via Naviglio, al civico 9, l’attività che sette medici di medicina generale – Stefano Andreani, Giorgio Bacilieri, Giorgio Carrà, Claudio Casaroli, Adalberto Cavallari, Francesco Levato e Alessandro Pedriali – svolgevano ad assistere 9500 pazienti. Agli ambulatori, che occupano il primo piano della sede della farmacia al civico 6, si aggiungono altri spazi per il centro servizi rivolti alla cittadinanza, e il taglio del nastro odierno li battezza ufficialmente.
Quello di via Naviglio si propone come un centro sanitario polivalente, “un punto di servizio socio sanitario decentrato – specifica l’amministratore unico di Afm Massimo Buriani – dove si coniugano le cure primarie e altri aspetti della salute”. Negli spazi dello stabile di proprietà della farmacia – “con la quale l’azienda Usl ha concordato un contratto di affitto”, precisa il direttore di distretto Centro-Nord Chiara Benvenuti – ci sono infatti anche un ambulatorio per i prelievi e un ambulatorio specialistico cardiologico (entrambi dedicati ai pazienti della Medicina Generale), e aree specifiche sia per la distribuzione diretta di farmaci per pazienti diabetici in gestione integrata che per il servizio Cup (anche per i non assistiti).
“Un’esperienza positiva, un modello di forma organizzativa nuova che pone al centro il medico di medicina generale” presenta il sindaco Tiziano Tagliani, e sono i numeri qualificare l’attività ambulatoriale: 28.000 prenotazioni Cup annuali (circa 120 al giorno), 1400 prelievi al mese, 10 ore giornaliere di servizio degli studi medici, negli orari lun-ven 8-13.30 e 14.30-19.30. La presenza del servizio CUP “assicura sgravi alle attività dell’Anello”, evidenzia Casaroli, “e contiamo di implementare i servizi e le prestazioni, non da ultimo la possibilità di attività specialistiche come l’ecografia”.
L’esperienza di connubio tra farmacia e centri di medicina di gruppo – i cosiddetti centri polivalenti – non è nuova in città, e quella di Via Naviglio si avvia ad essere un altro esempio della “strada da percorrere, perché la sanità non è ospedalocentrica”. Lo spiega chiaramente il direttore generale dell’Ausl di Ferrara Claudio Vagnini, rimarcando “l’importanza della figura del medico di Medicina Generale nell’evoluzione del sistema sanitario” e affiancando a questa “il ruolo centrale delle farmacie come strutture diffuse e presidi sul territorio” in quella che è individuata come esigenza della Sanità: “fare in modo che sia la struttura a muoversi verso il cittadino, e non più il contrario, rinnovando insomma il rapporto del singolo con il sistema sanitario e la sua presa in carico”.
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