Il modo migliore per salvare i tritoni presenti nelle acque del Palaspecchi? Semplice: proseguire come prima con la bonifica, catturarli e portarli in un’area di ripopolamento.
Il problema è dunque risolto: “L’esperto contattato dall’Arpae Ferrara (il direttore del Museo di Storia Naturale, Stefano Mazzotti, ndr) – riferisce il direttore Pierluigi Trentini – ha constatato che la via migliore è quella di pompare via l’acqua, bloccare ovviamente il loro ingresso nelle pompe, catturarli con una rete e poi portarli in un’area adatta. Per questo la bonifica è prontamente ripartita nel pomeriggio di giovedì”.
Va detto che è la medesima soluzione che aveva proposto Nicola Lodi della Lega Nord quando ha scoperto la folta colonia di anfibi e ne ha dato jnotizia alla stampa.
L’assessore all’ambiente Caterina Ferri ha pubblicato su Facebook uno stralcio della relazione, che riportiamo: “Relativamente alle procedure per salvaguardare gli esemplari di tritoni (larve e adulti) durante il pompaggio delle acque, si ritiene che il posizionamento di una barriera di rete metallica a maglie inferiori a mezzo cm per tutta la lunghezza della parte interna dell’apertura del sottopasso e all’interno della caditoia esterna immediatamente a contatto con il tubo di aspirazione sia più che sufficiente per evitare l’aspirazione degli animali”.
L’assessore aggiunge anche altro, in tono polemico: “Appena il livello dell’acqua lo consentirà, verranno recuperati e liberati in un luogo consono. Chi dice altro o mente o è un incompetente, o entrambe le cose”.
Palaspecchi. Nuovo stop alla bonifica, ci sono i tritoni da salvare
C’è anche dell’altro: l’acqua in cui vivono i tritoni non è così pessima come si potrebbe pensare, tutt’altro. “Chiariamo che non sono state fatte analisi chimiche – specifica lo stesso Mazzotti a Estense.com -, ma gli indicatori secondari, quelli biologici, dicono che la qualità è buona”. Che non significa che potete usarla per farvi il bagno o placare la vostra sete.
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