Attualità
2 Settembre 2016
Il micio traumatizzato ha ripreso a girovagare per il quartiere, mentre il suo 'carceriere' andrà incontro al tso

‘Casa degli orrori’, liberato il gatto Poirot

di Ruggero Veronese | 4 min

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(foto dal gruppo facebook Liberate il gatto Poirot)

Il gatto Poirot è finalmente libero e in queste ore sta scorrazzando tra le case del quartiere che da anni lo ha adottato e nutrito. Per i suoi ‘carcerieri’ invece, una famiglia su cui da anni pendono diverse denunce e segnalazioni per episodi di violenza, non solo sugli animali, si potrebbero aprire altri scenari. Insieme alla conferma della liberazione del gatto giunge infatti anche l’indiscrezione sul trattamento sanitario obbligatorio disposto dall’assessore Chiara Sapigni nei confronti del capofamiglia, mentre i servizi sociali si interesseranno alle sorti della moglie e del figlio 17enne.

“È stata una mattinata intensa per tutti, in cui ognuno ha fatto la propria parte – commenta il consigliere comunale Pd Davide Bertolasi, che dopo la pubblicazione del nostro primo articolo sul tema ha proposto un’interpellanza insieme a Ilaria Baraldi -. Abbiamo lavorato al fianco di Chiara Berardelli dell’Asl, che ringrazio per la sensibilità, e stamattina sul posto oltre ai vigili del fuoco erano presenti anche ambulanza, carabinieri e polizia municipale. È stato un ottimo lavoro di squadra a 360 gradi, che dimostra che stando dalla parte della legalità è possibile trovare soluzioni ai problemi. Ma adesso che questa storia allucinante è finita e che Poirot è libero dobbiamo concentrarsi sul ricostruire i rapporti di vicinato e cercare di capire se questa famiglia ha bisogno di assistenza, anche dal punto di vista medico”.

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Uno degli ultimi scatti della reclusione di Poirot

La ‘scarcerazione’ del gatto è avvenuta in mattinata, dopo che alle 9:30 i pubblici ufficiali si sono presentati alla casa di via Rambaldi. Anche in quel momento Poirot era disteso tra le vetrate della finestra al secondo piano, nella stessa posizione in cui negli ultimi mesi il vicinato lo ha fotografato per documentare la situazione. E non stupisce infatti che, dopo la lunga reclusione, non appena i vigili del fuoco hanno aperto le ante della finestra il gatto abbia schivato ogni tentativo di presa e sia scappato con la rapidità di cui solo un felino impaurito può essere capace. Al momento sta girovagando per il quartiere ed è stato avvistato da alcuni vicini che hanno provato ad attirarlo con acqua e croccantini, ma sembra ancora decisamente poco propenso al contatto con gli esseri umani.

Ma se per il gatto che ha raccolto la solidarietà di oltre 1.200 ferraresi (tanti erano i membri del gruppo facebook dedicato, reso privato dopo l’esposizione mediatica della vicenda) sembra ormai sempre più vicino il lieto fine, rimangono ancora alcuni dubbi da risolvere: arriveranno provvedimenti ufficiali anche per le decine di animali da cortile mantenuti in preoccupanti condizioni nel giardino della casa? A chi spettava adottare queste soluzioni, e come mai non lo ha fatto nel febbraio scorso, dopo che il Movimento 5 Stelle denunciò la situazione in consiglio richiedendo sia la liberazione degli animali che il tso per il padre di famiglia? All’epoca il sindaco Tiziano Tagliani aveva già emanato un’ordinanza per la chiusura immediata dell’allevamento abusivo, anche se da quanto risulta non è mai stata rispettata. Ma la situazione ha avuto un’accelerazione improvvisa con la pubblicazione degli ultimi articoli e il successivo intervento politico dei gruppi di Movimento 5 Stelle, Lega Nord e dello stesso Partito Democratico.

Da parte dell’amministrazione comunale giunge conferma ufficiale dell’intervento eseguito in mattinata: “Dopo una lunga trattativa nei pressi dell’abitazione, presente anche l’avvocato di fiducia – scrivono gli uffici del sindaco Tagliani -, essi (la famiglia, ndr) si sono convinti ad incontrare il personale dei servizi socio-sanitari dell’Azienda Usl. Nella primissima mattinata anche il servizio veterinario aveva proceduto ad un controllo, purtroppo senza successo, sul gatto presuntivamente maltrattato. Questa mattina vi è stato l’ultimo di numerosi controlli e sopralluoghi che Municipale, Carabinieri, Servizio veterinario e Vigili del Fuoco hanno condotto da oltre un anno nei confronti dello stesso nucleo famigliare. Oggi il  gatto Poirot è stato liberato”.

“Si coglie l’occasione – conclude la nota – per precisare che l’amministrazione comunale ha seguito con attenzione la situazione di conflittualità creatasi in Via Rambaldi, in particolare considerando la sofferenza dei residenti che hanno già provveduto a denunciare le  azioni provocatorie subite nel tempo: azioni che  dovranno  essere accertate nelle competenti sedi processuali. La complessità della situazione giustifica il tempo e l’interessamento delle varie istituzioni le quali, per il pressante coinvolgimento di tanti estranei, non sono state facilitate nel mantenere e garantire il dovuto riserbo che la situazione impone. I Servizi nel tempo intervenuti hanno voluto salvaguardare tutti i soggetti coinvolti anche nel tentativo di rasserenare i tesi rapporti di vicinato che rischiano di degenerare ulteriormente se alimentati in maniera sconsiderata sull’onda della sola emotività”.

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