Comacchio
16 Agosto 2016
Dal tramonto all'alba per le spiagge comacchiesi tra fuochi notturni e schitarrate in compagnia

Ferragosto, una notte di sabbia e fuoco

di Redazione | 3 min

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fire-1347855_960_720di Pietro Perelli

Anche quest’anno, come da decenni a questa parte, la notte tra il 14 e il 15 agosto giovani e giovanissimi si incontrano sulle spiagge libere dei Lidi di Comacchio per festeggiare il culmine dell’estate. Arrivando a Porto Garibaldi verso le cinque del 14 non si nota la ressa che impediva di trovare parcheggio se non in posti remoti, o la coda infinita di macchine che fino a qualche anno fa caratterizzava inesorabilmente questa giornata. In ogni caso la presenza è superiore rispetto ad altre normali giornate estive. Nei negozi pieni di gente per scongiurare la chiusura del giorno seguente si notano gli ultimi ritardatari intenti a fare la spesa per preparare il falò di ferragosto, simbolo indelebile della giovinezza di moltissimi ragazzi.

Il 15 di agosto è il giorno dei negozi chiusi, delle vacanze più o meno obbligate per molti dipendenti e soprattutto la fine della spensieratezza estiva e l’inizio di una lenta discesa che porta verso il nuovo anno scolastico per gli adolescenti di tutta Italia. Il falò che ne saluta la venuta è un filo rosso che accomuna generazioni diverse, genitori, cugini, fratelli maggiori lo hanno fatto e, alcuni, lo fanno ancora nonostante sia ormai il tempo dei diciottenni di oggi. Tollerato ufficiosamente dalle forze di polizia, che durante gli altri giorni estivi impediscono l’accensione di fuochi sulla spiaggia, rappresenta una serata diversa per molti ragazzi, lontano dai locali e dalle discoteche, dove si produce il proprio divertimento partecipando all’organizzazione e non semplicemente comprando un prodotto.

Passeggiando per la spiaggia si incontrano turisti dei camping che passeggiano sulla battigia ammirando la distesa di fuochi che brulicano sul litorale, rovinati solo dall’inquinamento luminoso dei paesi costieri che ne guastano la poesia. Si incontrano adolescenti eccitati dalla loro prima esperienza a un falò, ragazzi che suonano, ballano, preparano le braci per grigliare la carne. Ci sono falò più piccoli, intimi, dove ragazzi con la chitarra e, a volte, qualche bongo, suonano, cantano e bevono intorno al fuoco; ci sono quelli che non puoi che ammirare per il capolavoro di ingegneria logistica di chi organizza, con gazebo, casse e console per la musica, buche enormi con seggiolino sul bordo per riscaldarsi quando la notte si fa più fredda; ci sono quelli di chi, ancora inesperto, porta poca legna e a mezzanotte è gia finita. Ci si imbatte in Eugenio e Andrea che si alternano alla console per far ballare gli amici suonando musica elettronica fino al sorgere del sole; in Mirko, a cui gli amici cantano buon compleanno appena iniziano i fuochi d’artificio che dalla Festa dell’Ospitalità di Porto Garibaldi segnano la mezzanotte; in ragazzini di un camping che si sono conosciuti durante le vacanze e festeggiano mentre i genitori dormono nei bungalow poco distanti.

La notte prosegue, passano i trattori a pulire la spiaggia, molti dormono, alcuni si baciano e altri stanno ancora ballando quando iniziano a vedersi i primi raggi del sole che salutano il nuovo giorno con un altro spettacolo di fuoco.

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