Cronaca
11 Agosto 2016
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia il 36enne ha detto di aver sparato per paura che Tosi Savonuzzi andasse a prendere la propria pistola

Omicidio di Fossanova, Bertocchi uccise per ‘difesa preventiva’

di Redazione | 2 min

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Simone Bertocchi

Simone Bertocchi

Ha parlato a lungo dei suoi rapporti con la coppia Tosi Savonuzzi e conIeri la famiglia Chiccoli, per poi rispondere alle domande del pm Stefano Longhi sul luogo in cui ha gettato la pistola una volta commesso il delitto.

Oggi è stato il giorno del nuovo interrogatorio di garanzia per Simone Bertocchi, il 36enne ferrarese reo confesso di aver sparato e ucciso Roberto Tosi Savonuzzi e di averne ferito la moglie, Raffaella Pareschi, che versa ancora in gravi condizioni.

Le domande della procura si sono naturalmente concentrate per buona parte sui possibili moventi dell’omicidio e hanno quindi scandagliato a 360 gradi tutti i trascorsi tra l’assassino e la sua vittima. Che il rapporto tra i due non fosse idilliaco era noto da tempo: Bertocchi è il fidanzato della figlia dei signori Chiccoli, proprietari (oltre che vicini) della casa di Fossanova San Marco dove vive in affitto la coppia Tosi Savonuzzi. E le ruggini, secondo quanto dichiarato dal 36enne alla magistratura, risalirebbero proprio alle incomprensioni tra proprietà e inquilini.

In particolare il 36enne si è soffermato su una discussione relativa a dei lavori di ristrutturazione da effettuare su una parete: la famiglia Chiccoli (essendo proprietaria dell’immobile) avrebbe dovuto sostenere le spese dell’opera, ma Tosi Savonuzzi avrebbe espresso il desiderio di incaricare una ditta di sua conoscenza, incontrando le lamentele proprio di Bertocchi.

Il reo confesso, difeso dagli avvocati Sergio Pellizzola e Barbara Grandi, ha però sottolineato di non aver sparato al 73enne a causa dell’astio reciproco, ma per una forma – se così si può dire – di autodifesa preventiva. Tosi Savonuzzi – secondo la sua versione -avrebbe infatti in almeno due occasioni minacciato Bertocchi con una pistola e il giovane ha dichiarato di aver portato con sé un’arma proprio per potersi difendere in caso d pericolo. Al momento dell’omicidio il pensionato non aveva però con sé la propria arma: Bertocchi ha però affermato che si stava dirigendo verso il garage dove in un’occasione gli aveva mostrato di conservare la pistola.

Per quanto riguarda il ferimento di Raffaella Pareschi, il 36enne ha affermato di non nutrire alcun astio per la donna e di non ricordare il momento e la circostanza esatta in cui è partito il colpo nella sua direzione. Dopo aver commesso l’omicidio scappò in bicicletta e raggiunse via del Gorgo, dove si liberò dell’arma da fuoco gettandola in un campo. La pistola non è stata ancora ritrovata dagli inquirenti e ieri Bertocchi ha fornito nuove informazioni sull’esatta ubicazione dove potrà essere recuperata.

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