Portomaggiore
15 Luglio 2016
Gli Indagatori del paranormale fotografano una strana presenza

Toh! Un fantasma nella Delizia del Verginese

di Redazione | 3 min

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La fotografia in cui si nota un volto sfocato sporgere dalla colonna di sinistra

La fotografia in cui si nota un volto sfocato sporgere dalla colonna di sinistra

Gambulaga. Chi crede nel paranormale potrà finalmente gridare Eureka. E, per incontrare i classici fenomeni soprannaturali, non dovrà nemmeno scomodarsi più di tanto: il gruppo Indagatori del Paranormale di Melegnano ha infatti annunciato di aver rilevato “una strana anomalia alla Delizia Estense del Verginese, a Gambulaga di Portomaggiore”. Gli Indagatori del Paranormale il 24 e 25 giugno scorsi si sono recati sul posto per realizzare due indagini notturne aperte al pubblico, dopo alcune incursioni private realizzate durante l’inverno in collaborazione con il personale di Atlantide, la cooperativa che ha in gestione la delizia.

“La Delizia – affermano i responsabili dell’associazione – si è confermata una struttura decisamente interessante per questi studi di paranormale, ma in particolare la vinaia è stata teatro di una foto che già dalle prime analisi effettuate col pubblico mostrava potenziale”. Da una sequenza di scatti compare la fotografia anomala in cui appare una formazione, come un volto sbucare da dietro la colonna. “Questo particolare – secondo gli Indagatori del Paranormale – non è attualmente spiegabile, e soprattutto non compare nelle immagini effettuate qualche attimo prima, o qualche attimo dopo”.

Lo scatto effettuato qualche istante prima, in cui non si vede la 'anomalia'

Lo scatto effettuato qualche istante prima, in cui non si vede la ‘anomalia’

Lo scatto è stato effettuato durante quella che gli esperti del settore definiscono “sessione congiunta audio-video-psichica”, durante la quale la medium-sensitiva Daniela Lorenzoni ha cercato di mettersi in contatto con le antiche vicissitudini che percepiva dal brolo, il giardino della Delizia, “con molte conferme dai presenti – affermano i responsabili dell’iniziativa -su particolari di cui non poteva essere a conoscenza, e realizzando sperimentazioni di scrittura automatica e sessioni congiunte audio-video-psichiche i cui esiti sono stati positivi”.

Insieme alla medium erano presenti il presidente e fondatore del gruppo di ricerca IdP, Angelo Cannella, e Simone Tugnoli, esperti di metodologie di indagine video fotografica, oltre all’ingegnere del suono Giuseppe Acunzo per la raccolta dell’audio durante il sopralluogo. I partecipanti hanno potuto vedere e toccare con mano le attrezzature professionali di ripresa, le tecniche di registrazione, la raccolta dei dati audio e le prime fasi delle analisi delle anomalie manifestatesi durante l’indagine.

Antonio Maria Dettori, fotografo e perito fotografico di Cagliari che collabora con gli IdP, dopo aver visionato il materiale afferma che “il volto comparso è notevole, mentre la signora ha fatto un micromovimento ripreso dai tempi lunghi della macchina in fase di scatto (si notano sdoppiamento di seno e addome pancia della signora, ndr), per il volto non c’è spiegazione ed è perfettamente coerente con fattezze umane e biometricamente perfetto… resta da capire chi possa essere, se qualcuno riconducibile al luogo”.

Un particolare dell'immagine

Un particolare dell’immagine

Simone Tugnoli, membro degli IdP, ha avuto modo di effettuare analisi più approfondite sullo scatto in questione, e queste le sue conclusioni: “Appena visionata l’immagine la sera stessa in Delizia ho capito subito che poteva trattarsi di uno scatto con un’autentica anomalia. In ogni caso ho provato a escludere tutte le cause più probabili in questi casi di esposizioni medio-lunghe. Non può essere assolutamente la signora che appare davanti alla colonna, poiché sebbene si sia mossa durante l’esposizione, e quindi il suo corpo abbia lasciato un segno nel fotogramma, esso è tranquillamente visibile e la sagoma non ha nulla a che vedere con il volto anomalo apparso. È sicuramente uno scatto notevole: il brolo merita ulteriori analisi, specie se congiunte come quelle che hanno dato questo sorprendente risultato”.

Lo stesso Tugnoli afferma di aver ulteriormente analizzato gli scatti attraverso elaborazioni grafiche sull’esposizione delle luci, “ad ulteriore prova di questa tesi”. Secondo il membro degli IdP, “ho evidenziato in giallo e rosso i punti maggiormente esposti alla luce. Come si può facilmente vedere anche il bordo, smussato e lucido, della colonna ha riflesso una notevole quantità di luce, quasi quanto il viso della signora e la struttura della finestra sullo sfondo. La signora non può quindi aver causato l’anomalia poiché la parte alta della colonna è esposta esattamente quanto la parte bassa della stessa (aree evidenziate in blu) e addirittura si avverte un particolare rosso, quindi esposto, anche nell’anomalia”.

Un'elaborazione dell'esposizione alle luci realizzata da Simone Tugnoli

Un’elaborazione dell’esposizione alle luci realizzata da Simone Tugnoli

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