di Lucia Bianchini
Trenta candeline per il club “Officina ferrarese del motorismo storico”, che ha festeggiato questo importante traguardo portando in piazza le sue meraviglie. Nella serata di sabato 9 luglio si è tenuta in piazza Castello una grande esposizione di auto storiche, circa 160 esemplari, che hanno coperto il periodo tra il 1980 e il 1920.
“La nostra forza è che i fondatori sono sempre andati d’accordo – ha sostenuto il presidente onorario Giulio Felloni, alla guida negli anni ’90-, hanno sempre avuto sintonia per valorizzare il motorismo storico, ed è importante che Ferrara abbia un club di auto storiche così importante a livello nazionale, un club che in provincia è l’unico a certificare l’originalità delle auto d’epoca”.
Alle 21 il momento clou della serata: una sfilata in piazza Trento e Trieste delle auto che hanno segnato la storia della meccanica, italiana ma anche straniera, presentate una ad una, dalla più giovane alla più vecchia, dallo speaker Alessio De Angelis e dallo speaker storico della Mille Miglia Oreste Barbi.
Tra le bellezze italiane vari modelli di Alfa, oggi molto ricercati dal mercato europeo, soprattutto tedesco e olandese: la “Duetto” a “osso di seppia”, forma convessa caratteristica di questa casa costruttrice, la “Giulia”, che si differenzia dalla più recente “Giulietta”, definita da Barbi «una delle massime espressioni della Spider all’italiana», per la presa d’aria sul cofano, fino ad arrivare alla “Torpedino” costruita quando il reparto corse Alfa era diretto «da un tale Enzo Ferrari». Altro grande prodotto tutto italiano è la Lancia, famosa per i modelli da rally come la “Delta HF”, la “Fulvia”, conosciuta come la “Fanalona”, auto con cui Sandro Munari vinse un mondiale di rally, e il modello cronologicamente successivo di Delta HF, inevitabilmente ricordato come “la Fanalina”, insieme a Ferrari, Fiat e Maserati, come la Maserati “A6” di Maurizio Grazi, che ha partecipato per ben ventidue edizioni alla Mille Miglia.
Esempi di auto che hanno permesso la motorizzazione di massa dalla “Balilla” all’indimenticabile Fiat “600”. Modelli resi celebri da film, come la Lancia “Aurelia convertibile” de “Il Sorpasso” di Dino Risi, oppure la “Bianchina”, chiamata “La Fantozzi” proprio perché guidata dal ragioniere nei vari film.
Piccola “chicca” della serata è una Fiat “Uno” Turbo, che lascia perplesso il pubblico: “Sarà pure turbo, ma è una Uno..”. Oreste Barbi la definisce invece “’Una scheggia’, se ben messa fa anche i 230 chilometri orari. È un divertimento portarla”.
Auto italiane ma anche straniere, Mercedes, come la “Pagoda”, così chiamata perché «aveva l’aria di una casa giapponese», ha spiegato lo speaker, oppure Porche e Citroen. A chiudere la sfilata è stata proprio una Citroen degli anni ’20, l’auto più antica della serata.
“Il futuro vedrà soprattutto auto tedesche, per le altre si prospetta un futuro molto triste – ha spiegato Barbi- perché tutte uguali. Allora ogni auto che usciva aveva una sua identità e riusciva ad avere caratteristiche sia tecniche che di carrozzeria all’avanguardia; ogni macchina aveva un suo segno particolare, non c’era l’omologazione di oggi, quando sono tutte nere e si fa fatica a distinguere tra le varie marche, solo qualche anno fa era impossibile confondere una Lancia con una Fiat piuttosto che con un’Alfa Romeo”.
Il messaggio che hanno voluto trasmettere gli organizzatori è proprio l’unicità di queste auto, sia per i dettagli che le rendevano caratteristiche: la forma ad “osso di seppia” delle Alfa “Duetto” oppure la presa d’aria della “Giulia”, ma anche i colori, tra cui spiccano l’arancione, il verde della Lancia “A112 Abarth”, il caratteristico rosso e il “bianco Saratoga” per l’Alfa.
Grande soddisfazione degli organizzatori per la riuscita della serata: “È bello è vedere la soddisfazione di queste persone che portano le loro auto lucidate, perfette, bellissime, restaurate in maniera eccellente e con grande passione. È questa passione che ha permesso che questa sera ben 160 auto che rappresentano la storia dell’automobilismo siano qui a Ferrara”.
Il prossimo appuntamento con il Club “Officina ferrarese del motorismo storico” sarà a settembre con l’evento “Auto storiche in centro storico”.
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