Politica
10 Luglio 2016
Ordine del giorno di Pd, Sinistra Italiana e Ferrara Concreta per chiedere alla Regione di utilizzare altri impianti in caso di ulteriori emergenze

Rifiuti dalla Puglia: “In futuro mai più all’inceneritore di Ferrara”

di Redazione | 2 min

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_MG_7817Anche i gruppi consiliari del Partito Democratico, di Sinistra Italiana e di Ferrara Concreta mostrano preoccupazione per l’arrivo imminente di 12 mila tonnellate di rifiuti dalla Puglia all’inceneritore di Hera in via Diana. Una preoccupazione palpabile nell’ordine del giorno presentato congiuntamente per chiedere a sindaco e giunta un impegno presso la Regione a non autorizzare in futuro l’utilizzo dell’impianto ferrarese, in nome di un criterio di equilibrio territoriale.

E’ ormai noto, infatti, che la Regione Emilia Romagna ha deciso di esaudire la richiesta della Regione Puglia accogliendo  20 mila tonnellate di rifiuti urbani che non possono essere conferite all’impianto brindisino di Pandi, sottoposto nei giorni scorsi a sequestro dall’autorità giudiziaria. L’aiuto sarà limitato al tempo strettamente necessario: dal 12 luglio alla prima settimana di settembre. Saranno gli inceneritori di Bologna e Ferrara ad accogliere i rifiuti: 8 mila tonnellate sono destinate all’impianto bolognese e 12 mila a quello ferrarese.

Nell’ordine del giorno presentato si ricorda l’accordo tra il Comune di Ferrara ed Hera, volto alla autolimitazione da parte di Hera in ordine al trattamento dei rifiuti negli esistenti impianti di termovalorizzazione siti nella regione Emilia Romagna entro i limiti autorizzativi attuali, aggiungendo che l’impianto di Ferrara riceverà dalla Puglia “12mila tonnellate di rifiuti aggiuntivi, superando il limite dei 130mila previsto dall’accordo comunale, seppure nell’ambito della capacità autorizzata di 142mila, con conseguenze di disagio per i cittadini del territorio in cui è insediato l’impianto, in termini di incremento di traffico e di emissioni per la durata dei due mesi nei quali arriveranno i rifiuti pugliesi”.

Pd, Sinistra Italiana e Ferrara Concreta, pur comporendendo “la necessità di rispondere a criteri di solidarietà istituzionale purché si tratti di episodi eccezionali e limitati nel tempo”, intendono con l’ordine del giorno impegnare sindaco e giunta a “richiedere alla Regione la garanzia che se si verificassero altri episodi analoghi venga applicato un criterio di equilibrio territoriale, prevedendo l’utilizzo di altri impianti e non più di quello di Ferrara”, oltre a “stabilire idoneo percorso dei mezzi pesanti che conferiranno i rifiuti presso l’inceneritore di via diana, evitando il transito in località destinate alla residenzialità dei cittadini” e a “utilizzare le risorse previste per la copertura del disagio ambientale per progetti di compensazione ambientale che abbiano una ricaduta sul territorio che subisce il maggior disagio ambientale anche causato dal traffico dei mezzi pesanti che conferiranno i rifiuti”. Infine viene chiesto di “effettuare un attento monitoraggio, insieme agli organi preposti, come peraltro già effettuato in continuo e su campionamenti ad hoc, anche attraverso l’aumento di tali campionamenti, per garantire il rispetto dei valori di emissione su parametri medi rilevati negli ultimi anni”.

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