Parapiglia e aggressione con un fermato, questa mattina attorno a mezzogiorno, durante il mercato del venerdì in piazza Trento Trieste. L’uomo in stato di fermo è uno dei giovani che stavano proponendo ai passanti l’acquisto di disegni-cartolina, presentandosi secondo quanto riferito dai testimoni per conto di un’associazione per il reinserimento di ex detenuti o ex tossicodipendenti. L’uomo poco prima aveva dato man forte a un suo collega, poi fuggito facendo perdere le proprie tracce, che dopo un alterco con contatto fisico avvenuto con una giovane “cliente” ha colpito uno dei venditori ambulanti che aveva dato rifugio alla ragazza spaventata.
L’episodio è avvenuto sotto gli occhi di numerosi clienti del mercato che hanno assistito attoniti alla scena, soprattutto alle sue battute finali. Uno dei venditori di disegni, che questa mattina in piazza Trento Trieste stava fermando i passanti, ha proposto l’acquisto alla giovane passante. Al diniego della ragazza le richieste si sono fatte insistenti e fastidiose, al punto che fra i due è scoppiato un acceso diverbio e sarebbe avvenuto anche un contatto fisico, tanto che la giovane si è trovata a dover fuggire dai venditori e a trovare rifugio all’interno di una delle bancarelle.
L’ambulante titolare della bancarella, al sopraggiungere dei venditori infuriati, ha difeso la ragazza intimando a uno di loro di non entrare facendo contemporaneamente scudo con il proprio corpo. Per tutta risposta ha ricevuto una violenta testata sul volto, che gli ha provocato la rottura dell’arcata sopracigliare. L’aggressore si è poi dileguato nella direzione opposta rispetto al suo collega, che è stato fermato da un ragazzo che aveva assistito alla scena: grazie al suo intervento l’uomo è stato consegnato ai carabinieri giunti pochi minuti più tardi, che lo hanno posto in stato di fermo.
E’ intervenuta anche un’ambulanza del 118 per verificare le condizioni dell’ambulante e procedere alle cure del caso. Sull’episodio indagano i carabinieri che stanno ora cercando di rintracciare l’autore dell’aggressione. L’uomo è stato descritto come alto, italiano, dalle braccia tatuate e con addosso un gilè di pelle senza maniche.
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