Lettere al Direttore
20 Giugno 2016

Un ringraziamento al personale del Sant’Anna

di Redazione | 3 min

Avrei voluto essere in grado di riportare in questa segnalazione tutti i nomi delle persone squisite che ho incontrato nel dovermi presentare all’Ospedale S. Anna di Cona, per una breve degenza.
Non amo le generalizzazioni e spero che dai miei dettagli si possano riconoscere coloro che sia professionalmente, sia relazionalmente, hanno dimostrato di avere quel valore aggiunto che, soprattutto nel campo della salute, riesce a fare la differenza.
Lo meritano davvero e vanno distinte e gratificate!
Già con la prima telefonata del 4 maggio una gentile voce femminile mi invita a presentarmi al punto prelievi due giorni dopo, dove due giovani infermiere mi accolgono con cura e attenzione e mi congedano con una stretta di mano ed un bel sorriso. Di seguito vengo chiamata da un professionista per l’elettrocardiogramma, preavvisato che si sarebbe trovato un tracciato “balengo”, data la mia forte agitazione (nonostante l’età più che adulta, ho la sindrome del camice bianco, per un trauma infantile mai superato). Da tutti costoro ho ricevuto ascolto e rassicurazione.
Delicatezza e cortesia ho incontrato pure sia in Radiologia, sia da parte della giovane Anestesista che, mi dice, non sarà presente lei in Sala Operatoria, perché incinta (e mi mostra orgogliosa la sua panciotta), ma una dei suoi validi colleghi.
Arriva poi la tanto temuta/attesa telefonata per il ricovero: una gentile voce femminile, non ferrarese, mi chiede se mi può andar bene presentarmi giovedì 19 per l’intervento … Così, in modo genuino e informale.
Mi presento quindi in Chirurgia Generale e Toracica alle 7:30, previo training autogeno per entrare nel ruolo di “paziente-numero”, pronta a sentirmi dare senza permesso del “TU” e quindi compiere quello sforzo sovrumano di sdoppiamento, per lasciare la mia parte malata nelle mani e nella volontà altrui; costretta …
Ma non sarà così!
Mi accoglie un infermiere e si presenta: “Stefano”; mi si rivolge con “Lei è la signora…” e diventa il mio punto di riferimento rassicurante fino alla dimissione.
La degenza non è stata quindi la sofferenza che temevo: nel Reparto ho trovato la maggioranza del Personale molto gentile, disponibile e preparata; diffuso l’uso del “Lei” e dell’appellativo “Signora/Signore”, nonché il rispetto dei ritmi e degli orari di una quotidianità casalinga.
Brillante e allegra la Dottoressa al primo anno di specializzazione e fantastico il dott. Marino Serafino, tanto carino e a modo, che subito dopo l’intervento, è venuto per dirmi che tutto era andato bene ed è tornato a trovarmi anche nei giorni seguenti.

Ma il più grande GRAZIE va al prof. GABRIELE ANANIA, una persona davvero speciale, “GIUSTA”: rassicurante, di poche parole, ma essenziali, nonché bravissimo professionista. Dà la garanzia di ‘prendere in carico’… trasmette fiducia!
Un grande TEAM: abbiamo tutti bisogno di persone così!

Concludo con Giobbe Covatta: Basta poco … che ce vo’?!!

Grazie davvero tantissime a tutti e pure alla dott.ssa Cristina, anestesista, che mi ha convinto a rivolgermi al S. Anna di Cona, nonché al mio medico di base, dott. F. Finatti per la gentilezza e la disponibilità dimostrate.

Anna Maria Tagliati

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