A un anno dalla scomparsa dell’artista ferrarese, l’associazione culturale Gabriele Amadori rende omaggio al pittore del suono con una mostra nel chiostro grande del Museo Diocesano di Brescia, a cura di Anna Detheridge e di Bernardo Follini.
“Gabriele Amadori: vedere la musica, ascoltare l’immagine” vuole riflettere sulla performance come pratica per far convergere mondi diversi, per armonizzare
attitudini, per fissare ciò che è inafferrabile. Scenografo, light-designer e pittore di eccellente talento, Gabriele Amadori è stato un artista totale, che ha cercato tutta la vita la sinestesia fra le arti. Per questo ha sviluppato l’action painting come forma di spettacolo unica ed originale, che fonde teatro, pittura e musica in una straordinaria commistione tra colori, suoni e gesti.
L’esposizione presenta una selezione di opere create durante gli action paintings realizzati dall’artista ferrarese negli ultimi quattordici anni. Le dodici tele di grande formato, esposte per la prima volta insieme a Brescia, nascono dall’incontro in scena fra l’artista e alcuni dei grandi maestri della scena jazz internazionale, come Paolo Fresu, Roberto Fabbriciani, Enrico Intra e Chano Domínguez.
In scena, dal vivo, Gabriele Amadori suonava letteralmente con i pennelli, con i colori e a volte anche con i gesti delle mani sulla tela (dove erano collocati dei microfoni), seguendo le suggestioni musicali dei suoi partner e a sua volta ispirando, attraverso le immagini che nascevano sulla tela, la performance sonora dal vivo.
Durante l’inaugurazione della mostra, giovedì 16 giugno alle 19, la sfera privata delle collaborazioni di Amadori viene riaperta e ricontestualizzata dalla performance del musicista Furio di Castri. Il contrabbassista jazz ha condiviso infatti numerose esecuzioni con Amadori, tra le quali l’action painting del 2003 nella chiesa di San Nicolò a Chioggia, insieme con Paolo Fresu e Antonello Salis membri del Trio Paf. L’opera scaturita da quel lontano incontro è inclusa nella mostra e il nuovo dialogo tra l’immagine e il suono del contrabbasso dal vivo ne ravviverà la forza espressiva.
La mostra, visitabile dal 17 giugno al 5 luglio, è realizzata dall’associazione culturale Gabriele Amadori incollaborazione con Tadaam srl, agenzia di promozione culturale, e di Connectigs Culture. Con il patrocinio del Comune di Brescia e della Fondazione Maimeri di Milano. Progetto dell’allestimento a cura dell’architetto Nicola Agazzi, con il contributo di Valerio Occorsio e Mattia Belloni.
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