Cispadana. Toselli: “Subito progetto per tracciato alternativo”
Il candidato sindaco propone una quarta via "meno impattante per tutto il territorio"
Cento. “La Cispadana deve, necessariamente, passare lontano dai centri abitati e dalle case. Diciamo No al tracciato odierno (C2B), per il contraccolpo su Alberone, impattato in maniera pesantissima. E diciamo No al tracciato originario (C2C), che attraverserebbe XII Morelli, Pilastrello, Buonacompra e la zona sud di Alberone colpendo, in maniera altrettanto grave numerose famiglie”.
Così il candidato sindaco di Cento, Fabrizio Toselli, sulla Cispana. “Dobbiamo quindi trovare un’alternativa, insieme e senza che questa vicenda divenga una guerra tra due situazioni ugualmente dannose per le nostre comunità”.
Toselli parla anche di quali sono le sue intenzioni in caso di vittoria: “La premessa è che esistono tre progetti, ma esiste anche un quarto tracciato alternativo e meno impattante per tutto il territorio. Si dovrà redigere, in tempi rapidissimi, uno studio per definirlo e portarlo sui tavoli istituzionali. In tal senso ci siamo già attivati: nei giorni scorsi abbiamo accompagnato dei tecnici specializzati nei luoghi interessati e abbiamo incontrato Luciano Galletti e altri cittadini, che oltre quattro anni fa avevano presentato un progetto sostenibile per i centri tutti dell’area nord del comune di Cento, con passaggio in galleria su tutto il terreno della Partecipanza. Anche i tecnici che abbiamo interpellato – prosegue il candidato – hanno confermato la possibilità di realizzare un progetto concreto e serio da portare in Regione sulle bozze e indicazioni ricevute durante l’incontro e successivo sopralluogo, definendo un tracciato che riduce l’impatto sul territorio. Due le novità di questo impegno. La rapidità d’azione, dovuta al fatto di aver già condotto un processo simile ottenendo risultati nel Comune di Sant’Agostino: l’ho già fatto e so come farlo nuovamente. L’ascolto, con una nuova mentalità: lavorare non da soli, ma con i cittadini, i comitati e le realtà del territorio, di cui non bisogna avere paura, ma con cui bisogna collaborare”.