Sabato 28 maggio alle 20.30 Ferrara Musica propone uno straordinario concerto fuori abbonamento: la Mahler Chamber Orchestra, diretta da Daniele Gatti, sarà protagonista della Nona Sinfonia di Beethoven con un cast di eccezionali solisti – Christiane Oelze, Christa Mayer, Torsten Kerl e Steven Humes – e due cori catalani – Orfeó Català e il Cor de Cambra del Palau de la Música Catalana. Completa il programma l’esecuzione dell’Ottava Sinfonia. Il concerto corona una stagione tutta dedicata alle orchestre, nel segno di Claudio Abbado, e in questo senso non poteva esserci una conclusione migliore.
Daniele Gatti è oggi uno dei più prestigiosi direttori d’orchestra al mondo, che raccoglie dovunque, alla guida delle migliori orchestre, grandi successi e un vasto seguito di pubblico. Nel corso del 2016 concluderà il suo mandato come Directeur Musical dell’Orchestre National de France, con cui ha realizzato le integrali sinfoniche di Mahler, Brahms, Schumann e Čajkovskij, oltre che il Parsifal di Wagner in forma di concerto, e un ciclo dedicato all’integrale delle Sinfonie di Beethoven. Gia è programmato il suo ritorno alla Scala nel prossimo ottobre con Falstaff di Verdi e nel 2017 con I maestri cantori di Norimberga di Wagner. Tra le migliori orchestre del mondo, la Mahler Chamber Orchestra, che è stata fondata nel 1997 da Abbado e che da allora è di casa a Ferrara, è una compagine attivissima, fuori sede per circa duecento giorni all’anno, e si è esibita in trentacinque Paesi. A partire dal 2003 partecipa ogni estate al Festival di Lucerna, dove costituisce il nucleo dell’Orchestra del Festival. La MCO ha avuto il suo primo successo internazionale nell’estate del 1998, con una produzione del Don Giovanni di Mozart sotto la direzione di Abbado, al Festival di Aix-en-Provence. A fianco di Abbado, è Daniel Harding il direttore che ha giocato il ruolo più significativo nella storia dell’orchestra: ha goduto di un rapporto ravvicinato con la MCO fin dal 1998, ed è stato insignito con il titolo a vita di Conductor Laureate nel 2011. Il rapporto artistico tra Daniele Gatti e la MCO ha avuto inizio con una fortunata interpretazione di Lulu di Berg al Wiener Festwochen 2010. Sono seguite ulteriori collaborazioni, ognuna delle quali ne ha approfondito e rafforzato il legame, come i due concerti eseguiti a Lucerna nel 2014 e nel 2015. Ha preso poi forma il progetto dell’integrale delle Sinfonie beethoveniane, che ha già toccato Ferrara il 26 gennaio 2015 con il concerto dedicato alla memoria di Claudio Abbado, e che ora giunge al termine con quest’ultima tournée, prodotta da Ferrara Musica, che toccherà anche Torino, Bergamo e Brescia. Gatti è diventato recentemente “Artistic Advisor” della MCO.
Il concerto si aprirà con l’esecuzione dell’Ottava Sinfonia di Beethoven, composta nel 1812: un’opera della maturità che però, grazie al carattere brillante e vivace, alla leggerezza, al gioco ritmico e alla preziosa strumentazione, si ricollega spiritualmente agli slanci del primo Beethoven. La Nona è l’ultima sinfonia composta da Beethoven e fu completata quando era ormai completamente sordo. La prima assoluta si tenne venerdì 7 maggio 1824 al Teatro di Porta Carinzia di Vienna sotto la direzione dell’autore. La parte corale include brani dell’ode “Inno alla gioia” (An die Freude) di Friedrich Schiller ed è collocata nel quarto ed ultimo movimento (mentre i primi tre tempi sono esclusivamente sinfonici): le parti sono cantate da quattro solisti ed un coro. Una melodia semplice, quasi un corale ‘illuminista’ con il quale il musicista realizza completamente la propria aspirazione universalistica in un potente monito filosofico-morale, additando all’umanità la «Gioia» come bene supremo. La Nona Sinfonia è stata la prima grande composizione sinfonica con voci e la parte finale, con esclusione del corale, è stata adottata nel 1972 come Inno europeo. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall’Unesco “Memoria del mondo”.
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