Politica
9 Maggio 2016
Il segretario comunale attacca le opposizioni e propone più collaborazione tra le diverse istituzioni

Finco (Pd): “Sicurezza? La destra vuole solo visibilità”

di Redazione | 3 min

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Renato Finco“Le politiche per la sicurezza  non si possono delegare solo al lavoro delle forze dell’ordine e della polizia municipale”: questo il pensiero del segretario comunale Pd Renato Finco in tema di sicurezza e lotta al degrado urbano. Temi ormai all’ordine del giorno a Ferrara, con un dibattito politico sempre più vicino alle notizie della cronaca. Il segretario Pd invita però gli avversari politici a guardare il fenomeno con le dovute proporzioni: “Ormai sta diventando un’abitudine diffusa dei rappresentanti della cosiddetta Destra Ferrarese, da Lodi a Spath, da Fornasini a De Martino . afferma Finco – ad invocare slogan ad effetto fino alla chiamata addirittura dell’esercito di fronte alle aggressioni, ad ogni arrivo di profughi, ad ogni tentativo di furto. Come se fossimo in una città da far west oppure su un set televisivo della serie “Gomorra”; tante sono infatti le comparsate dei nostri “eroi” nelle televisioni private a redarguire questo e quello”.

Secondo Finco, lo scopo delle opposizioni è puramente politico: “Naturalmente questo tipo di azioni danno molta visibilità – afferma il segretario Pd – ma alla fine i nostri “protagonisti” vogliono solo questo e non l’impegno per una soluzione. Un modo per non affrontare e risolvere i problemi reali, anzi con il rischio di ghettizzare i cittadini e di creare false aspettative. Un modo irresponsabile per sbriciolare il senso di una comunità. Perché invece questi signori non provano a vedere oltre il proprio naso? Perché, le forze politiche che rappresentano non hanno votato la risoluzione al bilancio 2016-2017 del Comune di Ferrara per lo stanziamento di fondi per la tutela della persona e del patrimonio? Perché oltre ad ordini del giorno utili solo per apparire sui media, non propongono politiche per il bene comune? La risposta la sappiamo già, perché a loro non interessano i problemi dei ferraresi”.

Più che sulle normali operazioni di polizia, Finco punta quindi sulle iniziative e le attività che vedano le istituzioni ‘alleate’ per lo stesso obiettivo: “Il tema della sicurezza a Ferrara – sono le sue parole – va affrontato con un’azione politica non strumentale che favorisca strategie di integrazione delle persone, di riqualificazione del territorio, di riappropriazione degli spazi comuni in un progetto coordinato e integrato per contribuire con forze dell’ordine e polizia locale, ciascuno in base alle proprie competenze e ruoli, a migliorare le condizioni di vita urbana nel suo insieme. Le politiche per la sicurezza quindi non si possono delegare solo al lavoro delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale. Questo intervento è meno efficace se non si inserisce in un piano che affianca a queste azioni di ordine pubblico progetti di mediazione culturale, iniziative di mantenimento e rafforzamento della rete di servizi, interventi di riqualificazione urbanistica, manutenzione ed arredo dei luoghi e delle piazze pubbliche, politiche aggregative di promozione e di offerta, in particolare culturale e sportiva, promozione di azioni di cittadinanza attiva che possano promuovere la conoscenza tra le persone e combattere l’isolamento”.

Azioni che secondo Finco il Partito Democratico ha messo in piedi “già dal maggio 2015”, sostenendo “l’azione del Comune, della prefettura, delle forze dell’ordine evidenziando come il rinnovo del Patto Ferrara Sicura ed anche il lancio della campagna Ferrara Si-Cura, a livello provinciale, culminato lo scorso aprile, con la presentazione del protocollo al viceministro dell’Interno. I testi concordati propongono una serie di interventi tra cui la richiesta di potenziare l’azione, già efficace, delle forze dell’ordine che hanno avanzato anche i rappresentanti sindacali degli agenti della Questura di Ferrara”.

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