Prosegue l'attività di contrastoallo spaccio di stupefacenti nella zona Gad di Ferrara, dove nel pomeriggio di martedì i carabinieri della Sezione Radiomobile, in collaborazione con la Polizia Locale e l'unità cinofila, hanno arrestato un uomo trovato in possesso di 25 dosi di marijuana pronte per essere vendute
Da settimane continuava a minacciare i propri genitori e ora - dopo l'ultimo di tanti episodi aggressivi, alcuni dei quali avvenuti anche al di fuori della sfera familiare - è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere nel carcere di via Arginone
Tre imprenditori edili della provincia di Ferrara hanno ricevuto il divieto di svolgere attività imprenditoriale per dodici mesi poiché avrebbero ricoperto un ruolo attivo nella maxi-inchiesta di Guardia di Finanza e Polizia di Stato nei confronti di presunti appartenenti a un'associazione per delinquere operante nel settore edilizio e dedita all'emissione di fatture false, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro
È tornato in libertà con l’obbligo di firma il 19enne ferrarese che si fa chiamare “Zeus” sui social, arrestato lunedì sera a Montecchio Precalcino (Vicenza) per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, formalmente incensurato, è indagato per un presunto caso di stalking aggravato da minacce violente nei confronti di una coetanea padovana, sua ex compagna
Un nuovo intervento della Polizia di Stato nella zona Gad si è concluso con l’arresto di un cittadino nigeriano. L’uomo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale ed è stato denunciato anche per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, violazione del foglio di via obbligatorio e rifiuto di fornire le proprie generalità
Spaccio di droga, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. E’ l'”attività” che da tempo svolgeva il 75enne Italo Meletti all’interno del Tuareg di Fossanova San Marco, reati per i quali al gestore del locale (ora sotto sequestro), che si trova in carcere per altri motivi, sono stati notificati ieri gli arresti domiciliari.
A scoprire cosa si celava all’interno del “sexy pub” di Fossanova sono stati gli uomini della squadra mobile diretta da Andrea Crucianelli, nel corso di una lunga investigazione resa non facile dalle precauzioni che lo stesso Meletti aveva adottato. Sopra al Tuareg, infatti, Meletti aveva il suo appartamento, a difesa del quale aveva messo alcuni cani e piazzato all’esterno dello stabile telecamere di sorveglianza. Senza contare che del Tuareg – circolo privato inizialmente affiliato alla Fenalc, associazione di volontariato che si occupa di inclusione sociale delle persone con disabilità, affiliazione in seguito tolta dalla stessa Fenalc dopo gli esiti delle prime indagini – Italo Meletti figurava come semplice gestore, mentre il presidente risultava essere una giovane ragazza rumena di 19 anni.
Italo Meletti
Lo spunto dal quale sono partite le indagini è un episodio di grave violenza avvenuto all’esterno del locale nell’aprile del 2014, quando tre amici un po’ alticci si sono presentati alle 4 del mattino quando il Tuareg aveva già chiuso i battenti. I giovani hanno iniziato a bussare insistentemente e Italo Meletti, che si trovava all’interno con un albanese, per tutta risposta è uscito massacrandoli a colpi di bastone. Meletti è infatti un pregiudicato noto dalle forze dell’ordine per epèisodi anche violenti e con precedenti per lesioni, traffico di droga, rapina e altri reati contro il patrimonio.
A quel punto partono appostamenti serali e notturni della polizia, con raccolta di testimonianze dei clienti, che hanno portato ad accertare come all’interno si svolgesse una vera e propria attività di prostituzione con spaccio di droga, piccole quantità di cocaina che servivano ad allietare le serate degli avventori più facoltosi. Sono state effettuate intercettazioni ambientali e telefoniche, che hanno messo in luce come alcune delle ragazze (quasi tutte giovani e straniere) che intrattenevano i clienti nel locale versassero una sorta di affitto al gestore per poter utilizzare l’appartamento al piano superiore per prostituirsi. Dalle intercettazioni si è risaliti anche al nigeriano che riforniva di cocaina il Meletti, tanto che in quell’occasione (febbraio 2015) il gestore del Tuareg venne arrestato e riemsso in seguito in libertà in quanto venne trovato con alcune palline di cocaina e, dopo una perquisizione del Tuareg, con una pistola Browning risultata rubata che teneva sotto il bancone.
Per ottenere ulteriori prove dell’attività di prostituzione e spaccio nel circolo di Fossanova San Marco, gli uomini della squadra mobile a gennaio di quest’anno hanno effettuato un’ulteriore perquisizione con l’ausilio dei cani antidroga, al termine della quale è risultato tutto ancora più evidente (all’interno sono stati trovati droga e alcuni ‘pizzini’ relativi alle prestazioni delle giovani prostitute), tanto da far scattare il sequestro del locale (guarda il video).
Risulta che le giovani ragazze effettuassero prestazioni all’interno del locale, con tariffe variabili, e che alcuni clienti (molti provenienti dalle province limitrofe) arrivassero a spendere in una serata fino a 2mila euro tra cocktail, cocaina e prostitute.
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