Occhiobello. Marcello Fois è stato l’ospite, venerdì 1 aprile, del quarto incontro di Parole d’autore. Lo scrittore sardo, da tempo residente a Bologna, ha parlato del suo ultimo libro “Luce perfetta”. “Con questo terzo volume si chiude la saga della famiglia Chironi. O almeno così è per ora” ha ammiccato l’autore al pubblico accorso al teatro di Santa Maria Maddalena per la rassegna letteraria organizzata dal comune di Occhiobello e dall’associazione Cuore di carta.
Una saga iniziata con Stirpe, in cui inizia la storia della famiglia nuorese, proseguita con Terra di mezzo. “Con Luce perfetta si affrontano gli anni ’80, gli anni ’90, con un piccolo salto nei prime anni duemila. Nello sfondo gli accadimenti di quegli anni, i peggiori della nostra storia recente, di cui paghiamo ancora le conseguenze”. Fois ha sostenuto però con forza che questo non vuole essere un romanzo sociologico, nel termine classico che si intende, anzi ha dichiarato, senza mezzi termini, che è certamente un noir.
“Ci sono continui colpi di scena. Non tutto è come appare nella storia, anzi il tentativo è stato quello di spiazzare continuamente il lettore, senz’altro con verosimiglianza, ma anche e soprattutto con un trama ben costruita”. Lo scrittore sardo ha detto che per creare un buon libro non basta lo stile da solo, o la trama da sola. Servono entrambi. “Perché lo scrittore deve essere capace di offrire problemi e non risoluzioni. Nei libri non si possono trovare che spunti per ripensare la vita”.
Fois, in realtà, è apparso restio a parlare della storia, cercando di lasciare la possibilità a chi legge di assaporarla e allora eccolo parlare dell’importanza assoluta dei libri e della lettura. “Se con una pistola puntata alla tempia mi dicessero di scegliere tra essere lettore o scrittore, non avrei dubbi, vorrei essere lettore”. Ha dichiarato il suo desiderio di vedere tantissimi lettori critici e consapevoli in Italia, che scelgano e non si facciano scegliere: “Probabilmente un lettore consapevole, porterebbe anche a un elettore consapevole”.
In Luce perfetta, come negli altri libri di Fois ci sono moltissimi richiami ad altri libri e ad altri scrittori. “Dentro i libri devono starci dei libri, quindi ecco i richiami addirittura nel primo capitolo, che poi è il quarto, alla Bibbia”. Nello sfondo, come piace a Fois, della serata resta la storia di Luce perfetta, anzi lo scrittore, svicolando e comunque parlando del suo modo di fare letteratura, ha creato maggior interessa verso la storia dei Chironi, di alcuni suoi personaggi complessamente drammatici, dei Guiso, una famiglia come lui ha detto “succedanea dei Chironi”.
Alla domanda finale su cosa intende debba caratterizzare lo scrittore ha risposto senza dubbi “Lo scrittore scrive cose che noi tutti conosciamo e nel nostro intimo, conosciamo, ma le rende straordinarie e ci fa pensare: ‘ecco era proprio questo che volevo dire'”.
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