Attualità
1 Aprile 2016
Simulazione di disabilità per gli studenti che hanno toccato con mano i disagi delle barriere architettoniche

Vedere il mondo da una sedia a rotelle

di Elisa Fornasini | 3 min

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Un’ora in carrozzina per le vie del centro storico per sperimentare sulla propria pelle che cosa voglia dire essere disabili, tra gli sguardi impietosi dei passanti e i disagi delle barriere architettoniche. È l’esperienza che ha vissuto un centinaio di studenti del Dosso Dossi grazie al percorso formativo “Progettazione universale senza barriere” promosso dal Comune di Ferrara. L’iniziativa, che in questi giorni ha riscosso molto interesse e partecipazione alla scuola d’arte, verrà riproposta il 6 e 7 aprile all’Aleotti.

“Preparatevi a vedere il mondo da un’altezza diversa e ad essere guardati in maniera diversa” aveva annunciato Fausto Bertoncelli, funzionario dell’ufficio comunale Progettazione Benessere Ambientale e docente di queste lezioni teoriche e pratiche, ai ragazzi che si accomodavano sulle sedie a rotelle offerte dalle farmacie comunali. E così è stato. Scopo del progetto, infatti, è far conoscere le disabilità con un altro punto di vista, portando nella scuola esempi pratici su come deve essere intesa la fruibilità degli spazi pubblici.

Per far capire ai progettisti, architetti e geometri del domani che cosa voglia dire rendere una città accessibile a 360°, è stata ideata questa prova su strada. Grazie a questa esperienza diretta, gli studenti hanno potuto toccare con mano le barriere urbanistiche che, quotidianamente, si ritrovano ad affrontare le persone disabili in città sempre meno attrezzate.

Porte strette, pali in mezzo alla strada, rampe inaccessibili, banconi alti, tavolini non funzionali, macchine e sacchetti per la raccolta porta a porta lasciati sui marciapiedi sono solo alcuni degli ostacoli che i ragazzi si sono trovati di fronte. Da queste indicazioni pratiche, gli allievi trarranno spunto per i loro lavori futuri con la consapevolezza che la ‘progettazione universale’ per rendere strade ed edifici fruibili a tutti, è un obiettivo ancora da raggiungere.

La simulazione in carrozzina – a cui hanno preso parte le classi 5° C, 4° B-C, 3° C, 3° E-F a indirizzo architettura e grafica – è partito dalla sede dell’istituto in via Bersaglieri del Po. Tempo di dare due spinte alla sedia a rotelle e c’è già il primo ostacolo in via Cornuda. Sull’unico marciapiede libero ci ha parcheggiato una macchina. L’unica soluzione è scoprire la difficoltà di muoversi sui ciottoli. Più tranquillo il percorso fino alla libreria Ibs per il primo pit-stop sulle misure da seguire nella realizzazione delle rampe di accesso. Il ‘tour’ su due ruote prosegue in via Mazzini, Vignatagliata, Contrari, via delle Suore e Sogari per arrivare fino in corso Giovecca e tornare verso la scuola.

Il percorso è stato assistito dai docenti Paolo Gallo e Virna Tagliatti mentre il progetto è stato realizzato da Luca Benini per l’Aleotti e da Laura Cussolotto per il Dosso Dossi. “È stata un’attività interessante che ci ha permesso di favorire la conoscenza su queste problematiche per aumentare il senso civico – commenta la vicepreside Cussolotto -: i ragazzi sono stati coinvolti in maniera esemplare e hanno appreso appieno il senso dell’iniziativa e i problemi che devono affrontare quotidianamente le persone con disabilità”.

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