"L'Italia resiste, Ferrara resiste". C'è questo messaggio nei bigliettini che, insieme ai garofani rossi, ieri (giovedì 25 aprile) i candidati de La Sinistra Unita per Anselmo hanno lasciato nei luoghi della città simbolo della lotta al nazifascismo
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”.
È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore.
"Celebriamo oggi il ricordo della Liberazione della nostra città e del nostro Paese da una dittatura fascista, subita in due fasi prima del ’43 e dal ’43 al ’45, nascosta dietro il falso volto della Repubblica di Salò, che ha generato umiliazioni, ma anche la liberazione da una guerra costata morti, sofferenze e distruzione"
In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale
Mercoledì 1° maggio alle ore 12.30 presso la parrocchia di Villanova si svolgerà un pranzo comunitario chiamato "Festa di primavera"
di Carolina Fiorini
Tutto comincia nel bresciano, tra la Val Camonica, Val Trompia e la Val Sabbia, si prosegue attorno al lago di Garda, si scende in pianura e si costeggiano gli argini dei grandi fiumi, fino a Ferrara.
Il lungo cammino di Massimo Freddi, pastore bresciano di un gregge di circa ottocento capi, è cominciato a settembre e – giunto a Ferrara in questi giorni – si fermerà in città fino al mese di maggio nelle aree verdi del sottomura messe a disposizione dall’amministrazione comunale, aree che comprendono via Bacchelli, via Gramicia, e probabilmente fino la parte est di via Caldirolo.
A maggio, il gregge e il suo pastore riprenderanno il cammino a ritroso sino agli alpeggi estivi prealpini.
“È un’iniziativa affascinante dal punto di vista ambientale – ha affermato l’assessore comunale Aldo Modonesi –. Qui c’è tradizione e innovazione: dal punto di vista sanitario i capi sono tutti chippati e vaccinati. Piccoli e adulti della città possono vedere un gregge di questo tipo in un contesto totalmente nuovo”. I responsabili del progetto dissipano subito i dubbi che vedono il bestiame come portatore di parassiti e zecche, “le pecore sono trattate due volte all’anno con antiparassitari contro zecche, tenie e brucellosi ovina – specifica Massimo Freddi”.
Capre e pecore si occuperanno di giardinaggio, assicureranno un prato curato e concimato: “Sono circa ottocento capi, ma i numeri variano perché ci sono nascite tutti i giorni. Per noi è importantissimo avere a disposizione spazi verdi come questi perché agricoltura e industria stanno spopolando e non è più possibile fermarsi per far pascolare i capi. Siamo costretti a camminare per andare sempre più avanti, quest’anno siamo arrivati fino quasi al mare. Speriamo di poter collaborare con Ferrara anche nel futuro, ci servirebbe avere un appoggio fisso, un’area come questa di riferimento con dei punti per l’abbeveraggio, fondamentale per gli animali”.
L’iniziativa punta a coinvolgere anche le scolaresche attraverso Centro Idea, un centro d’informazione e documentazione sull’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile. “Vorremmo che partecipassero in maniera attiva alcune classi delle scuole elementari, medie e anche superiori – spiega Alessandra, rappresentante della fattoria didattica Pascoletto –. Le zootecnie sostenibili vanno portate nella consapevolezza dei cittadini, fin dai più piccoli”.
La transumanza delle greggi è un mestiere antico che richiede passione e totale dedizione, ma oggi purtroppo incontra diversi ostacoli. “Fin sulla punta della Lombardia problemi non ce ne sono stati – racconta il pastore Massimo Freddi. Quando sono entrato in Emilia Romagna ho avuto problemi con i permessi della Lombardia, come se mancasse qualcosa. Forse c’è poca abitudine nel trattare questo tipo di attività e la regione inizialmente non era aggiornata alle normative nuove”.
Gregge… da giardinaggio a Ferrara
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