Ferrara protagonista a Montecitorio. Con uno studio sui cristalli curvi, Laura Bandiera ed Enrico Bagli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Ferrara e Andrea Mazzolari del Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara, si sono aggiudicati il Premio Sapio, l’importante riconoscimento per la ricerca e l’innovazione che si è tenuto ieri mattina a Montecitorio.
L’iniziativa scientifica è promossa dal Gruppo Sapio, in concertazione con università, centri di ricerca, istituzioni, per incentivare l’innovazione premiando studiosi e ricercatori che costituiscono l’eccellenza dell’Italia.
Quattro le categorie analizzate per la 15esima edizione, per un totale di 141 lavori di ricerca sottoposti, da 193 ricercatori, al vaglio della giuria dell’Accademia del Premio: nella sezione Innovazione è stato premiato Paolo Cappa, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha realizzato un esoscheletro indossabile per aiutare i bambini con disturbi motori a camminare; nella Ricerca, con uno studio sui cristalli curvi, ha vinto il gruppo composto da Laura Bandiera ed Enrico Bagli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Ferrara e da Andrea Mazzolari del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara; nella categoria Junior si è distinto Federico Bella, 29 anni, del Politecnico di Torino, per il suo lavoro sui fotopolimeri a basso impatto per batterie e celle solari; infine, nella Sicurezza ha convinto Giuseppina Bonizzi del Dipartimento di Patologia dell’Istituto Europeo di Oncologia, occupandosi di tecnologie che consentono di gestire in modo sicuro i campioni biologici usati nella ricerca per la cura dei tumori.
Ieri mattina i vincitori hanno ricevuto l’importante riconoscimento nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella Sala della Regina, a palazzo di Montecitorio, e che è stata dedicata in particolare alla ricerca “in rosa” evidenziando il ruolo e il contributo fondamentale che le donne hanno svolto e possono svolgere per il progresso scientifico. Il Premio Sapio ha simbolicamente steso il tappeto rosso per accogliere quattordici tra scienziate, docenti e ricercatrici, che si sono distinte per i loro studi e le loro scoperte, in rappresentanza delle tante figure femminili di grande spessore scientifico che si sono impegnate e si impegnano per lo sviluppo del Paese.
Serve un cambiamento culturale per arrivare a un vero equilibrio tra generi nel mondo della scienza, della ricerca e dell’innovazione e per rilanciare l’importantissimo ruolo che il mondo femminile deve avere in ambito scientifico. Il Premio Sapio ha voluto sottolinearlo anche ospitando tre studentesse – dell’ultimo anno di liceo o matricole universitarie, ma già campionesse alle Olimpiadi di matematica o Alfieri del Lavoro – che ben incarnano la mission del Gruppo Sapio: impegnarsi ogni giorno per essere artefici di un mondo migliore. L’innovazione passa attraverso la scienza, la tecnologia e attraverso il contributo di menti curiose e aperte al cambiamento, in grado di capire, ascoltare, anticipare le tendenze, condividere e trasformare le conoscenze in idee e soluzioni e così prospettare uno sviluppo e nuovi equilibri.
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