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“Una cena per farli conoscere”, potrebbe essere il titolo dell’evento tenutosi mercoledì 9 marzo presso la Camera di Commercio di Rovigo. Ma la domanda è una sola: far conoscere chi? Far conoscere i presidenti delle Confesercenti di Rovigo e di Ferrara, che temono come non mai l’Outlet Delta Po, un mostro a 9 teste che con la sua apertura potrebbe far chiudere tutte le attività delle due città. Probabilmente un gigante che per sconfiggerlo basterebbe aiutare e tutelare i vari negozi di entrambi i capoluoghi di Provincia, cercando di evitare eventualmente che diventino reali chinatown.
A mio avviso Ferrara non deve temere nulla. E’ una delle città più belle d’Europa, con una storia alle spalle che gioverà sempre anche agli interessi dei commercianti (che già di loro vendono merce di ottimo livello). Ferrara è una città d’arte, dove si respira cultura in ogni angolo. Il turismo c’è e di conseguenza, tenendo sempre conto della crisi che stiamo vivendo, anche il commercio. Per quanto riguarda Rovigo, invece, basterebbe riattirare la gente in centro, con iniziative legate al commercio e perché no allo spettacolo. Basterebbe riorganizzare la famosa passeggiata per il corso del Popolo, ad esempio.
Per far conoscere i vari sindaci dei paesi vicini ad Occhiobello, presenti alla cena e immortalati sorridenti, che nell’eventualità che l’outlet non dovesse aprire dovranno spiegare ai propri cittadini perché le loro speranze di trovare un posto di lavoro sono volate via con un colpo di forchetta. Per far conoscere a tutti la neutralità del sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, che non perde occasione di dimostrarla con ogni sua azione.
Una neutralità che probabilmente poteva meglio dimostrare dandosi ammalato, come già fatto per la serata di galà tenutasi a Occhiobello in gennaio. Il sindaco di Rovigo, colui che con il microfono in mano si preoccupa di sostenere i commercianti chiamandoli “eroi” (come dargli torto), ma che si dimentica di quei 5000 curriculum inviati per chiedere un posto di lavoro.
Per far conoscere a tutti il signor Claudio Zoccarato, che difende a spada tratta tutte le attività commerciali di Rovigo, e nulla c’entra il fatto che sia amministratore delegato del centro commerciale “La Fattoria”. Potrei andare avanti per ore, ma non vorrei risultare noioso. Ma riassumo dicendo: una cena per far conoscere tutti quei presidenti, sindaci e amministratori che probabilmente svuotati di idee cercano di bloccare l’apertura di una struttura che altro non può fare che accrescere lo sviluppo territoriale di tutto il Polesine.
Mi chiamo Marcello Cauduro e scrivo questa lettera né come consigliere comunale di Occhiobello, né come militante Lega, né come commerciante di Occhiobello. La scrivo a titolo personale. La scrivo per sostenere le persone che mi stanno intorno, i miei concittadini e tutti quelli che sperano che l’outlet apra, per avere una possibilità in più di impiego. La scrivo a sostegno dei commercianti di Occhiobello in primis e di quelli delle zone limitrofe, che hanno capito il beneficio economico che il maxi centro può portare. La scrivo a sostegno di tutte quelle aziende che hanno investito soldi e lavoro in questo colosso rimasto bloccato ormai da troppi anni.
Vorrei esprimere la mia più totale indignazione nei confronti di chi ha organizzato questa serata velandone il vero scopo dietro al titolo “Il commercio di cui fidarsi. A difesa delle attività commerciali esistenti”. Vorrei esprimerla nei confronti di tutti i sindaci presenti che non capiscono l’opportunità di lavoro che Outlet Delta Po può dare a molti cittadini. L’Outlet è un opportunità per tutti quelli che necessitano di lavoro e non solo un segno meno davanti a un commercio che necessita di uno vero e proprio restauro.
Marcello Cauduro, consigliere comunale di maggioranza di Occhiobello
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