Vivono in auto con la figlia di due anni. Li soccorrono i Carabinieri
Vivevano da non si sa quanto tempo in pochi metri quadri. Padre, madre incinta, figlia di due anni, con cane e gatto, dormivano tutti nell'auto. Ferma in un parcheggio pubblico
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“Una sfida quotidiana”. In un mondo del lavoro dove le donne sono spessissimo meno pagate degli uomini e a volte anche costrette a licenziarsi per badare ai figli, Gloria racconta la sua storia di postina e madre di tre gemelli
In risposta alle critiche sollevate dalla Fp Cgil di Ferrara in merito alla gestione del piano ferie estive, alla contrattazione aziendale e alle politiche del personale, le Aziende Sanitarie ferraresi hanno diffuso una nota per fare chiarezza e ribadire la loro apertura al confronto
Si chiude un pezzo di storia con l’addio al BiBlù, l’autobus simbolo del progetto BibliotecaBlù che per anni ha allietato le giornate dei bambini ricoverati nella pediatria, quando era situata nel blocco 15 dell'ex Sant'Anna
“Serve una nuova stagione dei diritti – ha esordito la senatrice – che devono tornare a essere di tutti, universali, altrimenti si trasformano in privilegi. In quest’ottica i referendum sono uno strumento essenziale per valorizzare il meccanismo centrale della partecipazione”
Succede tra gli anni ‘60 e ‘70, la moda del fumetto erotico non è ancora scoppiata. I pionieri del genere sono Giorgio Cavedon e Renzo Barbieri. In questo contesto, si inserisce Giuseppe Pederiali, che in più battute fa emergere l’Orlando furioso e le vicende narrate da Ariosto. Ne ha parlato venerdì Roberto Roda, durante l’incontro ‘Immagini e pagine “Furiose” ritrovate tra le pieghe del “Fantastico” padano’, del ciclo di conferenze in biblioteca Ariostea ‘Il Presente remoto’.
La passione per l’Ariosto di Giuseppe Pederiali, romanziere di Finale Emilia autore di tanti romanzi di successo, finì infatti anche nell’arte del fumetto. Pochi lo sanno, ma Pederiali, alias Rubino Ventura, fu uno dei più prolifici e sapienti sceneggiatori di fumetti erotici popolari degli anni ’70.
“Agì ironicamente con lo pseudonimo di Rubino Ventura, che nella realtà storica fu un generale e avventuriero nativo anch’egli di Finale Emilia, finito nella prima metà dell’800 alle dipendenze del Maharaja di Lahore” commenta lo studioso etnografico Roda. “Molte furono le fiabe per adulti che inondarono le edicole e segnarono la rivoluzione sessuale di quegli anni”. A lui infatti si devono le divertenti ed erotiche eronie come Biancaneve, la maga Naga e la vampira Yra. Molte di loro, poi, finiscono in vicende ariostesche per volontà della penna incisiva, divertente e divertita, di Pederiali-Ventura.
“La sua prima opera è il fumetto Isabella – spiega Roda -. Ambientato nel ‘600, Isabella incontra Orlando più volte nella sua strada. Nel 1969 arriva Angelica, che unisce storie liberamente tratte dall’Ariosto e l’Orlando furioso, ma anche dai film cult come Maciste. I testi sono in gran parte di Erasmo Buzzati. Nel 1971, arriva un altro personaggio molto amato, Lucidera, dove in una copertina la dedica all’Ariosto è esplicita: “L’orlando grintoso”. In Zordon, l’eroina Jane finisce nell’isola del pianto, un’altra immagine ariostesca”.
Un altro personaggio ben riuscito è Biancaneve, liberamente tratta dalle storie dei fratelli Grimm e sempre sceneggiata da Pederiali. “Questa eroina vive in un mondo medievale, ha costumi liberi, ma è attenta alle problematiche ecologiche, gode di forte moralità e al contempo di ironia. La genialità del fumetto è che interagisce continuamente col lettore, e anche dentro questa storia si ritrova l’Orlando, con rimandi e dialoghi estremamente ironici”.
Pederiali si firma Rubino Ventura, perché? “Perché era un tipo piuttosto scherzoso – sottolinea Roda -, un personaggio che come lui nato a Finale Emilia, un generale ideale per firmare delle avventure erotiche”. In quel periodo, il fumetto erotico è un sociale di notevole portata. “Dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ‘70 il genere gode di tirature mostruose, usciva un albo al giorno, con centomila copie. Negli anni ‘80 il fenomeno si sgonfia, arriva la pornografia visiva, i film, e le vendite di fumetti calano di circa tremila copie ad albo”.
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