Eventi e cultura
14 Marzo 2016
Quando Biancaneve incontra ironia e Ludovico Ariosto secondo... Rubino Ventura

Tutte le eroine erotiche di Giuseppe Pederiali

di Redazione | 3 min

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Succede tra gli anni ‘60 e ‘70, la moda del fumetto erotico non è ancora scoppiata. I pionieri del genere sono Giorgio Cavedon e Renzo Barbieri. In questo contesto, si inserisce Giuseppe Pederiali, che in più battute fa emergere l’Orlando furioso e le vicende narrate da Ariosto. Ne ha parlato venerdì Roberto Roda, durante l’incontro ‘Immagini e pagine “Furiose” ritrovate tra le pieghe del “Fantastico” padano’, del ciclo di conferenze in biblioteca Ariostea ‘Il Presente remoto’.

La passione per l’Ariosto di Giuseppe Pederiali, romanziere di Finale Emilia autore di tanti romanzi di successo, finì infatti anche nell’arte del fumetto. Pochi lo sanno, ma Pederiali, alias Rubino Ventura, fu uno dei più prolifici e sapienti sceneggiatori di fumetti erotici popolari degli anni ’70.

“Agì ironicamente con lo pseudonimo di Rubino Ventura, che nella realtà storica fu un generale e avventuriero nativo anch’egli di Finale Emilia, finito nella prima metà dell’800 alle dipendenze del Maharaja di Lahore” commenta lo studioso etnografico Roda. “Molte furono le fiabe per adulti che inondarono le edicole e segnarono la rivoluzione sessuale di quegli anni”. A lui infatti si devono le divertenti ed erotiche eronie come Biancaneve, la maga Naga e la vampira Yra. Molte di loro, poi, finiscono in vicende ariostesche per volontà della penna incisiva, divertente e divertita, di Pederiali-Ventura.

“La sua prima opera è il fumetto Isabella – spiega Roda -. Ambientato nel ‘600, Isabella incontra Orlando più volte nella sua strada. Nel 1969 arriva Angelica, che unisce storie liberamente tratte dall’Ariosto e l’Orlando furioso, ma anche dai film cult come Maciste. I testi sono in gran parte di Erasmo Buzzati. Nel 1971, arriva un altro personaggio molto amato, Lucidera, dove in una copertina la dedica all’Ariosto è esplicita: “L’orlando grintoso”. In Zordon, l’eroina Jane finisce nell’isola del pianto, un’altra immagine ariostesca”.

Un altro personaggio ben riuscito è Biancaneve, liberamente tratta dalle storie dei fratelli Grimm e sempre sceneggiata da Pederiali. “Questa eroina vive in un mondo medievale, ha costumi liberi, ma è attenta alle problematiche ecologiche, gode di forte moralità e al contempo di ironia. La genialità del fumetto è che interagisce continuamente col lettore, e anche dentro questa storia si ritrova l’Orlando, con rimandi e dialoghi estremamente ironici”.

Pederiali si firma Rubino Ventura, perché? “Perché era un tipo piuttosto scherzoso – sottolinea Roda -, un personaggio che come lui nato a Finale Emilia, un generale ideale per firmare delle avventure erotiche”. In quel periodo, il fumetto erotico è un sociale di notevole portata. “Dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ‘70 il genere gode di tirature mostruose, usciva un albo al giorno, con centomila copie. Negli anni ‘80 il fenomeno si sgonfia, arriva la pornografia visiva, i film, e le vendite di fumetti calano di circa tremila copie ad albo”.

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