Senzatetto costretto a dormire nel pronto soccorso pediatrico
Mentre madri e padri attendevano le visite e i referti dei rispettivi bambini, alcune sedie erano occupate da chi, in teoria, con un pronto soccorso pediatrico avrebbe poco a che fare
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La fotografia demografica dell’Emilia-Romagna al 1° gennaio 2025, secondo i dati Ires, restituisce un quadro complessivamente stabile, ma la provincia di Ferrara emerge come uno dei contesti più critici
L'assemblea dei soci di Patrimonio Copparo srl ha approvato il Piano industriale 2026 della società partecipata del Comune che, il prossimo 30 dicembre alle 21, approderà in Consiglio comunale per la presentazione e il definitivo via libera
Il presidente Lorenzo Fiammanti ha convocato per martedì 30 dicembre alle 21 il Consiglio comunale di Copparo, in seduta ordinaria e pubblica presso la sala consiliare della Residenza Municipale
A garanzia della pubblica incolumità, anche quest’anno il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni ha siglato l’ordinanza che vieta l’accensione e lancio di fuochi d’artificio
Copparo. “Petaloso”. Mai sentita questa parola? Molto probabilmente no, a meno che non vi chiamiate Matteo, oppure non siate un suo compagno di classe o la sua maestra.
Il giovane alunno delle scuole primarie di Copparo ha affrontato con ingegno un compito sugli aggettivi assegnato dalla maestra Margherita Aurora, scrivendo che un fiore era, appunto, “petaloso”. La maestra, intrigata, ha allora deciso di inviare il nuovo lemma all’Accademia della Crusca per una valutazione, e la Crusca ha risposto.
“Caro Matteo – scrive Maria Cristina Torchia, della redazione Consulenza linguistica – la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole formate nello stesso modo”. Gli esempi: peloso (pelo + oso) o coraggioso (coraggio + oso). “La tua parola è bella e chiara”, continua la Crusca che spiega come fa una parola ad entrare nel vocabolario. “Bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a scrivere e dire “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano”.
E non sarebbe neppure la prima volta, la Crusca stessa suggerisce la lettura del libro Drilla di Andrew Clemens: “Racconta proprio una storia come la tua, la storia di un bambino che inventa una parola e cerca di farla entrare nel vocabolario”.
E allora, per dargli una mano nell’impresa, lanciamo l’hashtag #petaloso.
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