Inchiesta Pma. Altri due sanitari indagati
Si allarga ancora di più l'inchiesta per lo scandalo al Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale di Lagosanto
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E' stato pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse a partecipare al percorso volto alla creazione di un Hub Urbano a Copparo
In un centro storico vestito delle luci e dei colori delle festività, cittadini e visitatori potranno vivere un fine settimana ricco di iniziative
Dalla Giunta comunale di Copparo, nella seduta di martedì 9 dicembre, è arrivato il via libera a nuovi interventi di ripresa frane lungo i canali
Una nuova iniziativa ha visto protagonisti i partecipanti al progetto Isa (Inclusione sociale attiva), coordinato dall’Azienda speciale servizi alla Persona dell’Unione “Terre e Fiumi”
Copparo. “Petaloso”. Mai sentita questa parola? Molto probabilmente no, a meno che non vi chiamiate Matteo, oppure non siate un suo compagno di classe o la sua maestra.
Il giovane alunno delle scuole primarie di Copparo ha affrontato con ingegno un compito sugli aggettivi assegnato dalla maestra Margherita Aurora, scrivendo che un fiore era, appunto, “petaloso”. La maestra, intrigata, ha allora deciso di inviare il nuovo lemma all’Accademia della Crusca per una valutazione, e la Crusca ha risposto.
“Caro Matteo – scrive Maria Cristina Torchia, della redazione Consulenza linguistica – la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole formate nello stesso modo”. Gli esempi: peloso (pelo + oso) o coraggioso (coraggio + oso). “La tua parola è bella e chiara”, continua la Crusca che spiega come fa una parola ad entrare nel vocabolario. “Bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a scrivere e dire “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano”.
E non sarebbe neppure la prima volta, la Crusca stessa suggerisce la lettura del libro Drilla di Andrew Clemens: “Racconta proprio una storia come la tua, la storia di un bambino che inventa una parola e cerca di farla entrare nel vocabolario”.
E allora, per dargli una mano nell’impresa, lanciamo l’hashtag #petaloso.
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