Bondeno
13 Febbraio 2016
La scuola può contare sulla consulenza del ‘guru’ dell’orto Luigi Bergonzini

Alle scuole Bonati a lezione di orto

di Redazione | 2 min

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OrtiBonati0Bondeno. “Tutte le materie stanno nell’orto”. E’ con questo approccio che i ragazzi della scuola media Teodoro Bonati da anni imparano le tecniche di coltivazione e i segreti per avere frutta e verdura biologica a propria disposizione e a chilometro zero. Un progetto che coinvolge famiglie, appassionati, aziende e che sta facendo da apripista anche ad altre scuole, tanto che la classe 3° F della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo – la sezione che per prima ha curato la stagionalità delle colture per l’intero anno, anche in periodo extrascolastico – è stata premiata a Expo – insieme ad altre classi (anche degli anni passati) – con il progetto, chiamato “Creare biolegami con cuore, mente e mani”.

E ieri mattina a far visita alla classe è stata l’assessore Francesca Aria Poltronieri, che si è congratulata con docenti (erano presenti le prof Tiziana Casari, Marco Margutti, Alessia Pancaldi, Renata Sani) e ragazzi e ha rilanciato con la proposta di un distributore automatico di frutta e jogurt biologici, visto che – tra le iniziative promosse dall’istituto – c’è anche la “Sana merenda”, per promuovere il consumo di prodotti naturali e salutari tra i bimbi di prima. “L’orto è scuola – ha detto Poltronieri, che ha raccolto insieme ai ragazzi le diverse varietà di cavoli cresciuti nel giardino scolastico, aspettando, con il cambio di stagione, insalate, fragole e frumento -, è manualità, è conoscenza, sono competenze. I ragazzi apprendono la stagionalità e imparano a coltivare e ad apprezzare i buoni frutti della nostra terra. Un’attività completa e molto formativa, che intendiamo sostenere in ogni modo”.

La scuola può contare sulla consulenza del ‘guru’ dell’orto Luigi Bergonzini e dal prossimo anno si prepara a espandere l’area coltivata, aggiungedovi anche un piccolo frutteto. L’orto della ‘Bonati’ è attrezzatissimo: c’è una compostiera, c’è un impianto di irrigazione a goccia, ci sono le serre, presto ci sarà anche un raccoglitore di acqua piovana. E i ragazzi ringraziano e apprezzano. Qualcuno il prossimo anno si iscriverà pure all’agraria. “Questa esperienza – dicono – ci ha fatto scoprire una passione”.

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